http://www.guerrenelmondo.it/?page=static1258218333
L’etimologia della parola guerra deriverebbe dal franco ẅerra, o dall’antico germanico werra, in entrambi i casi viene indicato un conflitto che si realizza attraverso una mischia, un viluppo tra un numero più o meno folto di persone. A differenza del latino bellum, ossia un duellum allargato e condotto con schieramenti ordinati, il nuovo termine implicava uno scontro tra due o più fazioni combattuto “alla mescolata”, per dirla con Francesco Guicciardini[1]. In pratica una zuffa estesa.
Secondo la fonte del sito http://www.guerrenelmondo.it, le “zuffe estese” coinvolgono attualmente 65 Stati, per un totale di 659 milizie-guerriglieri e gruppi separatisti coinvolti… La parte del “leone” la fa l’Africa con 27 Stati e 187 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici, seguita dall’Asia con 16 Stati e 151 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici, senza contare il Medio Oriente, 8 Stati e 219 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti. I dati sono aggiornati al 4 ottobre 2015.
Per avere una visuale d’insieme, che comunque non è aggiornata da sei mesi e non tiene conto dei conflitti interni di alcuni paesi, questa è la mappa fornita da http://www.cimedipace.it:
La verità è che al momento il numero delle guerre esistenti sul nostro pianeta non è e non può essere preciso, visto che non abbiamo una concordanza globale sull’ufficialità o meno di certi contesti in cui si combatte “alla mescolata”. In generale, i media di massa si occupano di quelle che vengono considerate guerre di serie A, mentre le altre, guerriglie o conflitti meno appariscenti, non riescono ad attirare l’attenzione di chi è preposto a fornire le notizie.
E allora tutto il mondo è in guerra, da sempre lo è, non vi sono soltanto i conflitti riconoscibili e ufficiali (ufficiali per chi poi?), molte altre mischie, zuffe, contese avvengono non necessariamente con le armi, ma con metodi diversi, magari meno eclatanti, ma non per questo inferiori in quanto ad efficacia. Non illudiamoci di essere lontani da una guerra solo perché non vediamo due eserciti contrapposti: i morti stramazzati e i morti viventi riempiono le nostre città, le nostre vite, i nostri nuclei familiari, sono l’effetto di una rissa infinita che nasce dall’uomo, dalla sua natura informe, malferma e caotica. Le religioni hanno fallito, non sono riuscite a pacificare e ingentilire l’animo umano, anzi lo hanno surriscaldato viepiù rendendolo ancora più aggressivo, intollerante, maniaco, si sono impiantate per eternizzare se stesse e servirsi delle condizioni miserevoli create a bella posta. Le ideologie, basate su una visione razionale, hanno fallito allo stesso modo delle religioni, con la differenza che almeno hanno avuto il buon gusto di non tirare in ballo le entità sovrannaturali.
Non c’è speranza di vedere la pace, la vera pace nel nostro mondo? Forse un giorno la scienza riuscirà a isolare e correggere quell’anomalia che impesta il DNA del bipede implume e rende il genere umano l’unica forma animale vivente incapace di vivere senza conflitti e senza il piacere di godere dell’altrui sofferenza e morte. Ma la scienza è pur sempre un prodotto della mente umana…
mvg
[1] F. Guicciardini, Storia d’Italia, Lib.1, cap.1, 1540.