Guerra agli Umani

Stanco del lavoro precario; stanco di una civiltà consumista e onnivora; stanco e stressato da tutto e da tutti, ma soprattutto dalla sua ex morosa, un ragazzo decide di abbandonare il mondo moderno per tornare a vivere da troglodita... anzi, da supereroe troglodita. La sua missione è quella di riavvicinare l'uomo a un regime di vita più naturale, per certi versi in simbiosi con la natura e con ciò che lo circonda. Per questo si rifugia in collina, in una vecchia grotta semi-sconosciuta, vicino a un torrentello che gli procura acqua e pesci. Però non può fare a meno con la "civiltà"... viene inconsapevolmente coinvolto in una storia sul limite della sopravvivenza, che lo spinge nel bel mezzo di incontri clandestini di lotta tra cani e extracomunitari, ecologisti impenitenti che minacciano una guerra contro i cacciatori di frodo, senza tetto, cani dispersi, cinghiali impazziti e lupi dal carattere introverso.
Guerra agli Umani è il primo lavoro da solista di Wu Ming 2. Un libro singolare che coinvolge un poco alla volta. E' la curiosità a fare da forza motrice per la vicenda. Il supereroe troglodita è abilissimo a immischiarsi in fatti non suoi. Il suo modo di ragionare è al limite del raziocinio, e proprio per questo finisce per trovare guai a ogni passo che compie. Alle sue spalle, poi, c'è il Butterfly Effect a metterci lo zampino. Tutto ricade nella cerchia di questo eremita come se fosse un magnete per le disgrazie. L'unica luce è una barista del paese lì vicino. Lei cerca il suo cane, che si è perso... e lui decide di aiutarla, in cambio di qualche favore, come le batterie per il suo lettore cd e... qualche altro dettaglio a cui non riesce proprio a rinunciare. Del resto questa ragazza gli risveglia anche certi istinti... ma nulla accade... o quasi. Scritto con la giusta arguzia, una pagina tira l'altra. I personaggi sono un briciolo estremi, ma credibili. Così come è surreale il contesto, ma poi non così tanto da diventare artificioso. In pratica, mi è piaciuto.