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Guerra di confine marittimo tra libano e israele. il contendere sono maxigiacimenti di gas trovati nel mediterraneo

Creato il 13 luglio 2011 da Madyur

Forse non c’è petrolio vicino alle coste israeliane , ma il gas sì. Infatti sono stati scoperti giacimenti che potrebbero soddisfare le esigenze energetiche per i prossimi trenta – quarant’anni , liberando il Paese dalle richiesta energetica ad altri Paesi. Israele ha sete di energia : con un aumento interno i circa l’8% annuo.

israele libano

Ma in Medio Oriente parlare di confini è molto difficile, sono più che altro linee d’armistizio che durano da quarant’anni e il mare non fa eccezione. Il maxigiacimento Leviathan – scoperto al largo di Haifa – sta per innescare una pericolosa escalation tra Gerusalemme e Beirut. Perché si estende anche nelle acque territoriali libanesi , o almeno così dice il governo di Beirut.

I due Stati sono sempre sull’orlo di una guerra , specie adesso che nel governo libanese si trovino gli odiati Hezbollah, e i giacimenti potrebbe essere la nuova scintilla : i valori dei giacimenti di Dalit, Tamar e Leviathan valgono 100 milioni di dollari.

Il governo israeliano ha approvato domenica (10 luglio ndb) la linea del suo confine marittimo con il Libano in una mossa volta a controbattere mire libanesi su aree di mare rivendicate da Beirut. La linea delimita un’area su sui i due Paesi vantano diritti di sfruttamento delle risorse naturali.

Il Libano ha depositato all’Onu, lo scorso agosto, la sua versione della mappa dove il confine marittimo dovrebbe passare. Netanyahu sostiene che la linea dichiarata dal Libano è molto più a Sud della linea israeliana e contraddice anche la linea di confine libanese concordata con Cipro nel 2007. Anche Israele ha siglato, pochi mesi fa, un accordo con Cipro che delimita le rispettive aree marittime di sfruttamento esclusivo delle risorse naturali.

Gli Stati Uniti, il negoziatore, cerca di premere sui due paesi per cercare una soluzione. Anche perché due aziende made in Usa sono coinvolte sia nel progetto libanese sia in quello israeliano. Israele si oppone ad un dialogo indiretto e chiede di aprire a Beirut una trattativa su tutte le controversie terrestri e marittime. Netanyahu inoltre lancia un severo avvertimento al Libano: non tollererà provocazioni e considererà un attacco agli impianti di estrazione del gas in alto mare come un attacco al suo territorio.

Il problema energetico è molto importante per Israele. Il gasdotto con l’Egitto , che fornisce a Israele il 27% del fabbisogno, ha subito tre sabotaggi in sei mesi ed è attualmente fermo. I rapporti con il nuovo governo sono freddi e il nuovo Ministro dell’Industria egiziano vuole rivedere i contratti firmati al tempo di Mubarak che prevedevano un prezzo politico per il gas. Per questo motivo i giacimento del Mediterraneo risultano importante per Gerusalemme , e la possibilità di guerra se minacciati.


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