Guerra di Genere/ “Women in Hell”: L’IIC di Los Angeles parte attiva delle Giornate Internazionali Francesca da Rimini

Creato il 01 giugno 2012 da Antonio Conte
[Lunedì 23 APRILE 2012] LOS ANGELES\ aise\ – “Women in Hell: Francesca da Rimini & Friends Between Sin, Virtue, & Heroism” è il tema della conferenza internazionale che si è tenuta venerdì e sabato scorsi, 20 e 21 aprile, a Los Angeles.L’evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura insieme all’UCLA Center for Medieval & Renaissance Studies ed al Dipartimento d’Italiano della medesima università, sotto gli auspici del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles e con il generoso supporto della Ahmanson Foundation, in occasione della VI edizione delle Giornate Internazionali Francesca da Rimini: due giorni intensissimi con un convegno di diciannove studiosi provenienti da prestigiose università europee e americane e due mostre: “Passioni d’Italia, Francesca da Rimini nell’immaginario popolare tra Otto e Novecento” all’Istituto Italiano di Cultura, e “Passion on paper, Francesca da Rimini e il mito della passione, cimeli bibliografici” in mostra, alla UCLA Charles E. Young Research Library.E, proprio nel cuore della capitale della cinematografia mondiale, si sono avvicendate proiezioni di filmati d’autore con la narrazione del bacio più celebre del mondo. Un bacio che, seppur nessuno sa con certezza dove è scoccato tra Rimini, Verucchio e Santarcangelo, appartiene comunque ai miti della terra dei Malatesta e di Romagna. Giova ricordare che a Francesca e al suo bacio, dopo Dante, più di mille artisti hanno dedicato opere tra le più affascinanti e significative della cultura occidentale, presenti in tutti i musei, teatri e istituzioni del mondo.Nel corso delle Giornate è stata presentata la stampa degli atti del Convegno 2011 [Legger d’Amore], un volume di 13 contributi e di 240 pagine che, sommati ai volumi delle precedenti edizioni, fa totalizzare alle Giornate un corpus di studi con 60 contributi e 988 pagine.Ancora poco, dicono gli studiosi, per il valore, i valori e l’attualità di questo mito che pure affascina il mondo.L’Istituto Italiano di Cultura ha ospitato la mostra di incisioni “Passioni d’Italia – Francesca da Rimini nell’immaginario popolare”, inaugurata alle ore 19 di venerdì; hanno fatto seguito la proiezione di brevi filmati sulla Divina Commedia di Dante e la video-installazione interattiva di Alessandro Marianantoni “Religious Mantis” accompagnata dalla performance dal vivo di Tiffany Trenda.L’indomani, poi, dalle 9.30 del mattino e sino alle 5 del pomeriggio, si è svolta la conferenza vera e propria con gli interventi, fra gli altri, di Giulio Ferroni dell’Università di Roma “La Sapienza”, Raffaele Pinto e Rossend Arqués i Corominas della Universitat Autònoma de Barcelona, Cindy Stanphill, Remo Bodei, Melina Madrigal e Dominic Siracusa dell’UCLA, Paolo Golinelli e Rita Severi dell’Università degli Studi di Verona e Ferruccio Farina dell’Università di Urbino.All’Inferno, e anche in quello dantesco, non c’è solo Francesca – alla quale da anni sono dedicate giornate di studio prima riminesi e quest’anno anche di Los Angeles. Sembra infatti che spesso la condizione infernale femminile sia sottovalutata, o addirittura messa da parte, qualche volta con malcelato fastidio. E non solo in Dante: anche nella società, e quindi anche nella letteratura, che della società è sempre in qualche modo uno specchio. Il convegno ha inteso dunque contribuire a pareggiare i conti e a colmare qualche lacuna. Donne letterarie, quindi, precipitate in un qualche inferno (vero o metaforico) per le loro colpe o per la loro passione o per quello che una volta si definiva la follia. O per scelta, anche. O semplicemente per la loro natura di donne, spesso innocenti. È un aspetto della condizione femminile da scoprire, ancora oggi. E su cui riflettere. Così, anche questa volta, la vera Francesca, quella da Rimini, avrà avuto la sua giusta considerazione: come la prima, forse, delle donne (celebri, ma anche quasi anonime come lei) che ha elevato la sua dannazione a simbolo o a metafora di una vita comunque esemplare: anche, e soprattutto, nel dolore, nel “peccato” e nell’emarginazione. Grazie a Dante, naturalmente.Il convegno di Los Angeles è il sesto appuntamento internazionale all’insegna di Francesca da Rimini per discutere e riflettere sul significato, il valore e i valori del suo mito, tra i più diffusi, popolari, radicati e longevi della cultura occidentale, dilagato da due secoli, in tutti i continenti in tutte le forme d’espressione artistica. Le edizioni precedenti, realizzate a Rimini presso il Museo della Città – Francesca Je t’aime (2007), Un bacio, un mito… (2008), Parola di Donna (2009), Le Passioni (2010), Legger d’Amore (2011) – hanno visto la partecipazione di prestigiosi studiosi di diverse discipline (storia, letteratura, teatro, musica, arti figurative) provenienti da istituzioni e università europee, americane e australiane, per arricchire con i loro contributi la conoscenza di questo straordinario fenomeno della cultura moderna.L’esperienza maturata, l’interesse e il plauso del pubblico e degli studiosi, come pure la collaborazione di istituzioni internazionali, hanno permesso di realizzare un sesto evento nel 2012, a Los Angeles, al Center for Medieval and Renaissance Studies dell’UCLA, mantenendo e potenziando le caratteristiche che hanno determinato il successo del passato: qualità dei contenuti, internazionalità, multidisciplinarità. (aise)Articolo collegati Breve biografia di Antonio Potito

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