Guerra in Libia: le disgrazie di un popolo e la miseria umana di Bossi

La Libertà, la Libertà è tutto dice una canzone che amo particolarmente.La Libertà del popolo libico dalla dittatura di un pazzoide al quale il nostro presidente del consiglio baciava le mani non più tardi di sette mesi (non anni, ci tengo a sottolinearlo) era ed è l'obbiettivo primario, ma il prezzo che si deve pagare era inevitabile?
 
E mentre gli esseri umani come il sottoscritto pensano alle parole guerra, vittime, disperati, diritti, civili, democrazia ecc., ecco il migliore amico del tizio che baciava le mani a Gheddafi sino a sette mesi fa con che schifezza vien fuori mentre E' GUERRA:
19/03/2011 ORE 21.08 Bossi: "Non possiamo essere prudenti come la Germania? "Si, si. So quel che dice Berlusconi ma io penso che ci porteranno via il petrolio e il gas e con i bombardamenti che stanno facendo verranno qua milioni di immigrati, scappano tutti e vengono qua".
Mi fai vomitare Bossi, una voltà di più, potevi aggiungerci un bel "chi cazzo se ne frega dei morti e delle vittime della guerra, l'importante è fare il pieno al suv e cuocere la pastasciutta sul fornello della mia cucina a Gemonio" e vincevi il premio "schifezza dell'anno".