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Su GUERRA IN LIBIA: tutte le ultime notizie
Verso sera, la tv satellitare Al Arabiya ha dato notizia di un nuovo attacco dei caccia della coalizione internazionale alla caserma-bunker di Muammar Gheddafi a Tripoli, già colpito da un missile domenica scorsa. Il rifugio del Rais libico si trova nel “compound” di Baba el Aziziya, da dove ieri sera Gheddafi si era rivolto ai suoi sostenitori. Nel tardo pomeriggio di oggi, prima del nuovo attacco dei caccia, la tv di Stato aveva raccontato di sostenitori del Colonnello in marcia verso Bab al-Aziziya, forse per fare da scudo umano.
Mentre i caccia della coalizione continuano a sorvolare minacciosi sulla Libia, Gheddafi non mostra alcun tipo di cedimento e le sue truppe continuano a usare l’artiglieria contro le città in mano agli insorti, che in serata denunciano una nuova offensiva del Rais su Misurata, dove avrebbero perso la vita 16 persone, di cui cinque bambini. Per rompere l’assedio alla città, i caccia della coalizione hanno attaccato le brigate di Gheddafi con due raid aerei. Nella stessa inserata, almeno otto deflagrazioni e una colonna di fumo nero sono stati segnalati da testimoni presso una base dell’esercito libico una trentina di chilometri ad est di Tripoli.
Il Pentagono sostiene che da 24 ore si è persa ogni traccia dell’aviazione libica e che anche la contraerea sia ormai ridotta ai minimi termini. Secondo l’ammiraglio statunitense Gerad Hueber, il Pentagono conferma attacchi diretti contro le forze di terra di Gheddafi per costringerle a ritirarsi dalle città di Adjabiya, Misurata e Zawiyah. Durante il briefing, l’ammiraglio ha affermato che non vi sono indicazioni che gli attacchi della coalizione sulle città libiche abbiano causato vittime civili. L’ufficiale americano ha aggiunto che il pattugliamento della no-fly zone sulla Libia si è esteso adesso a tutta la regione costiera della Libia e che gli aerei della coalizione hanno effettuato ieri 57 raid aerei, il numero più elevato dall’inizio dell’operazione.
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