In Italia, nello stesso periodo, qualcun'altro ha invece coniato, pur di non pronunciare la parola guerra - negata dalla dalla costituzione - il concetto di 'azione di polizia internazionale'.
Si sa, con il gioco di parole si è fatto il mondo, e lo si è anche disfatto.
Oggi l'Italia è impegnata in operazioni internazionali, in particolare in Afghanistan.
Ora che non c'è più il Diavolo in persona - eliminato in Pakistan in un'operazione pulita pulita alla faccia del diritto internazionale - noi siamo uno dei cardini della missione di pace, forse ancora al comando delle truppe (non ricordo), sicuramente tra i più attivi. D'accordo o no, le cose stanno così.
Gli altri, i difensori della libertà e della democrazia, i paladini della felicità in tutto il mondo, gli americani, quelli ci sono sempre, dappertutto, 'al di sopra delle parti', a disposizione del miglior offerente.
Ma da un paese come gli Usa, che spende enormi percentuali del proprio bilancio dello stato in armamenti, truppe e loro formazione, ci si potrebbe aspettare qualcosa di più. Almeno in termini di capacità strategica e di quel minimo di sensibilità tattica che deve esserci nelle truppe di occupazione.
Leggete qui.
1) Prima questi imbecilli (attenzione, il filmato non è proprio edificante...) Io posso anche capire il disprezzo verso il nemico, posso anche capire le tensioni che possono esserci in una battaglia, in cui o vinci o perdi (o vivi o muori), ma porca miseria vi sembra il caso? In un paese dove, portando noi democrazia e libertà perché siamo gli unici che la conoscono veramente, bisogna creare consenso e ricostruire una società civile nel rispetto di tutti?
2) Poi ci sono questi. Dei veri geni della cultura, della conoscenza e della storia recente. Oppure semplicemente delle bestie ignoranti. Oppure ci stanno tutti prendendo per i fondelli, con le loro bambinesche giustificazioni. Comunque tutto ciò è inaccettabile, inguardabile e senza alcuna giustificazione.
3) Poi la cigliegina sulla torta. Una prova, un test di intelligenza (oltre che di rispetto verso gli 'altri'), che anche mio figlio a sette anni avrebbe superato senza alcuna tensione. In un paese islamico; in un paese occupato; in un paese che è oltre trent'anni che è in guerra; in un paese che rappresenta fisicamente il conflitto tra culture e società, oltre che tra religioni; bene quattro ignoranti cosa pensano di fare per ingannare il tempo? Bruciano il Corano, come sfregio e come segno di irrispettosa irrisione.
Risultato? Giorni di saccheggi, di morti, di tensioni, facendo in modo che tutto il buono che è stato accumulato in questi anni quasi scompaia come neve al sole.
E mi fermo qui. Queste sono solo le cose che veniamo a sapere, chissà quante ce ne sono che non arrivano a noi.
Forse l'amministrazione americana dovrebbe cambiare la metodologia di selezione, e soprattutto rivoluzionare la formazione non solo militare (visti i continui insuccessi militari dalla fine della seconda guerra mondiale a oggi), ma anche quella psicologica, culturale e psicologica.
Almeno per salvare la faccia ogni tanto.