Ci pensa l'intramontabile Wenglin Tan Monfardini a salvare l'onore dell'Italia del tennistavolo, qualificandosi per la sua terza Olimpiade in carriera dopo Atene 2004 e Pechino 2008. Un grande impresa, soprattutto considerando i 39 anni di un'atleta che da un decennio regge le sorti di un movimento.
Quest'oggi si disputava in Lussemburgo l'ultimo torneo disponibile per approdare a Londra 2012: in palio tre posti. La portacolori del Bel Paese superava al termine di due maratone prima la portoghese Lei Huang Mendes (4-3) e poi la bielorussa Veronika Pavlovich (4-3).
In semifinale, poi, veniva sconfitta dall'austriaca di origine tedesca Amelie Solja (4-2): a quel punto per il pass a Cinque Cerchi diventava decisiva la finale di consolazione contro la russa Oksana Fadeeva, curiosamente davanti di una sola posizione rispetto all'azzurra nel ranking mondiale (96 contro 97).
La pongista italo-cinese non falliva l'appuntamento con la storia, sfruttando al meglio la sua esperienza e risultando implacabile per la rivale, imponendosi infine con un perentorio 4-0.
Tra un mese si svolgerà a Doha (Qatar) l'ultimo torneo di qualificazione olimpica su base mondiale che assegnerà gli ultimi due posti disponibili sia in campo maschile che femminile. L'Italia punterà tra gli uomini su Mihai Bobocica e Nyagol Stoyanov e tra le donne, si spera, sul ritorno di Nikoleta Stefanova, nel cui caso è auspicabile che le polemiche con la Federazione vengano accantonate per il bene del tennistavolo italiano.
Federico Militello