Nella riserva naturale della pineta di Comporta a Carvalhal, caratterizzata dall’ habitat costiero delle dune dell’oceano Atlantico, un incredibile elemento sorpresa rende questo luogo uno speciale angolo dell’universo. In prossimità del cantiere, un piccolo lago artificiale, intensifica il colore bianco della sabbia, i verdi ed il marrone dei pini ed il blu del cielo. Il suono della luce del sole riempie l’intera area con una atmosfera di pace, tranquillità e di pacato divertimento. Il contatto spirituale con la natura è inevitabile. La funzione primaria dell’oggetto è lo spazio abitativo temporaneo per gli ospiti. Inoltre, un parcheggio ed una area usata come deposito per le attività agricole, completano il semplice programma richiesto dal cliente.
CONCEPT: Un volume, localizzato parallelamente al lago, è diviso in tre parti per tre funzioni diverse – l’abitare, il deposito ed il parcheggio. La struttura, interamente realizzata in legno si fonda sul disegno di un elemento base, che moltiplicato crea una costruzione leggera, che posandosi sulle dune non si impone al luogo, ma si integra delicatamente rispettando l’ambiente.
Il modulo base, che costituisce l’intero oggetto, ricorda gli ingressi tipici degli edifici pombalini portoghesi nelle linee e nelle sue proporzioni. Per esaltare i colori vivi della natura locale, il volume viene reso trasparente, semi-trasparente o opaco, rimanendo capace di rispondere con flessibilità agli agenti atmosferici esterni.
Le ombre scure sulla sabbia bianca fotografano il dialogo tra edificio ed ambiente, l’immagine di insieme è di un contrasto intenso. Le pareti ed il tetto ventilato isolano termicamente la casa, i materiali esprimono l’importanza data alla natura e la loro scelta è basata sul concetto disostenibilità ambientale. Così la costruzione costituita dal legno al sughero ed i materiali organici impiegati come le vernici ed i trattamenti ecologici usati, rendono questa architettura altamente adattabile, sostenibile ed infine, riciclabile.
project | paratelier photo | leonardo finotti
[Show as slideshow]