vi invito a leggere l'interessantissima Recensione su questo sequel austeniano, con cui la mia carissima Amica LizzyGee (Gabriella Parisi) ha voluto omaggiare il mio modesto Salotto, aggiungendo un nuovo volume alla mia Libreria: "I Watson e Emma Watson" scritto da Joan Aiken, un seguito ed una personalissima conclusione al romanzo incompiuto di Jane Austen "The Watsons" che potete leggere gratuitamente sul sito del caro Ierolli (www.jausten.it) a questo link.
Il libro è uscito lo scorso Aprile con TEA che ne ha fatto un'eccellente prima edizione italiana Ringrazio la mia cara Gee di essere di nuovo mia gradita Ospite e auguro a tutti voi buona lettura!
Non dimenticate di prendere appunti! ;) Miss Claire
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Il testo completo del romanzo incompiuto di Jane Austen, pubblicato postumo col titolo "I Watson", seguito da "Emma Watson". Joan Aiken, riprendendo esattamente da dove l'autrice si era interrotta e dando vita a una nuova straordinaria eroina, regala ai fan austeniani un tuffo nelle incantevoli atmosfere del mondo Regency.
RECENSIONE DI GABRIELLA PARISI "Un enorme senso di perdita" Avevo già letto I Watson e ne ero stata davvero affascinata. In questo breve frammento avevo colto molte somiglianze con personaggi e situazioni che avrei poi ritrovato nei cosiddetti ‘romanzi canonici’. Perché Jane Austen — una volta abbandonato nel 1805 il romanzo (a cui il titolo è stato attribuito solo in seguito alla pubblicazione postuma e non dalla stessa autrice) — aveva attinto alle sue stesse idee per le altre sue opere — chiaro segno che l’abbandono fosse definitivo.
Il manoscritto de The Watsons
Il bellissimo frammento di Jane Austen acquista alla seconda rilettura nuovi elementi, come tutte le sue opere, del resto. Diventiamo più familiari con i personaggi e le somiglianze colte con gli altri personaggi della Austen, si arricchiscono e tuttavia si assottigliano, rendendo i protagonisti del romanzo incompiuto unici a modo loro. Purtroppo non esiste una sinossi completa di questo romanzo: Jane Austen aveva però raccontato a Cassandra gli eventi salienti. Ce lo dice il nipote James Edward Austen-Leigh nella sua biografia Ricordo di Jane Austen (Memoir of Jane Austen) del 1871, quella stessa biografia in cui il frammento di romanzo è stato pubblicato la prima volta.Mr. Watson sarebbe morto presto e Emma costretta a dipendere per una casa dalla meschinità del fratello e della cognata. Avrebbe rifiutato la proposta di matrimonio di Lord Osborne, e molto dell'interesse del racconto sarebbe derivato dall'amore di Lady Osborne per Mr. Howard, innamorato invece di Emma, che alla fine avrebbe sposato. (trad. di Giuseppe Ierolli)Riguardo agli altri personaggi, però, non sapremo nulla: non sapremo mai se Tom Musgrave, che sembra somigliare parecchio a Henry Crawford, si sarebbe comportato come il personaggio di Mansfield Park o altrimenti; non sapremo cosa accadrà alle sorelle di Emma; non sapremo se ci sarebbe stato un villain, qualcuno che — dopo aver fatto un’ottima impressione sulla protagonista — l’avrebbe poi spiazzata con i suoi misfatti, come accade sempre nei romanzi della Austen. E questo mi ha fatto provare un enorme senso di perdita che, alla prima lettura, non avevo provato, perché sapevo che Jane Austen aveva abbandonato il romanzo di proposito, che esso non avrebbe mai visto una fine in ogni caso e consolata dalla certezza che — nel corso degli anni — la scrittrice avesse attinto a personaggi e situazioni per gli altri suoi capolavori.
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Anna Maxwell Martin e Anne Hathaway in Becoming Jane 2007
Analogo discorso per Tom Musgrave, che da Henry Crawford — che, ricordiamolo, era pur sempre un uomo raffinato, da abile seduttore — sembra essere diventato il molto più zotico John Thorpe di Northanger Abbey. E anche Elizabeth, che metteva in guardia da subito Emma sul fascino di Mr Musgrave, sembrava esserne segretamente infatuata, mentre nel romanzo della Aiken lo fugge come la peste. Emma è totalmente diversa da quella delineata dalle poche pagine del frammento: troppo sicura di sé, troppo perfetta e contemporaneamente quasi amorfa. In parole povere: è un’eroina, ma non un’eroina austeniana. Prima vi ho trascritto la citazione da Memoir of Jane Austen di James Edward Austen-Leigh senza avvertirvi del possibile spoiler. Nessuna paura, non ce n’è alcuno: la Aiken ha deciso di concludere il suo romanzo altrimenti, con l’inserimento di altri personaggi — una forzatura, che dà anche poca credibilità alla storia d’amore e alla sorte di Emma. Non riesco a comprendere la Aiken quando rielabora un romanzo — o un frammento, come in questo caso — di Jane Austen: è evidente che era una sua grandissima ammiratrice, tanto da lasciarle innumerevoli omaggi nelle pagine dei suoi romanzi. In Emma Watson troviamo un breve riferimento a L’Abbazia di Northanger, quando Emma ed Elizabeth si trasferiscono a Clissocks, la gotica residenza della sorella Penelope, ma anche a Mansfield Park, quando le due sorelle vengono costrette a dormire in una soffitta fredda e male illuminata, come toccherà a Fanny Price. Numerosi i paralleli con Persuasione. Vi è inoltre un riferimento alla vita della stessa Austen. La scrittrice, infatti fu molto apprezzata dal Principe di Galles e dal suo bibliotecario, James Stanier Clarke, con cui scambiò alcune lettere e che le suggerì di dedicare il romanzo successivo — Emma — al Principe Reggente. In Emma Watson possiamo trovare un episodio analogo.Il Principe Reggente, futuro George IV - Ritratto di Sir Thomas Lawrence 1810
E allora perché tante differenze? Perché una simile distorsione dei personaggi e delle vicende? È come se la Aiken avesse interpretato alla lettera le parole di Jane Austen, senza cogliere le mille sfumature che la grande scrittrice ottocentesca era solita sottintendere; tutto ciò fa perdere profondità ai personaggi, che risultano totalmente snaturati. Un vero peccato. Ottima, invece, la traduzione italiana di Alessandro Zabini (che cura anche la traduzione della serie di Mr e Mrs Darcy Investigatori di Carrie Bebris), corredata di note che servono a chiarire la cultura Regency anche ai non appassionati dell’epoca. Una bella ricostruzione storica del periodo e tanti omaggi a Jane Austen; purtroppo non è così che avrei immaginato un sequel per il bellissimo frammento lasciatoci dalla scrittrice scomparsa nel 1817, che ha lasciato un segno indelebile nella Storia della Letteratura.![Guest Post: 'I Watson e Emma Watson' | Recensione di LizzyGee Guest Post: 'I Watson e Emma Watson' | Recensione di LizzyGee](http://m2.paperblog.com/i/131/1311840/guest-post-i-watson-e-emma-watson-recensione--L-sXDJDe.jpeg)