[Guest post] Inziare lo yoga a 30 anni / Starting yoga at age 30

Da Eraniapinnera @EraniaPinnera

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A chiudere il Giubileo per i miei 30 anni (CLICCA QUI PER VEDERE TUTTO IL PROGRAMMA) non poteva che esserci il mio carissimo amico Nicola Giorgioni, runner e giovane padawan yogico. In questo nuovo guest post ci parla del suo approccio allo yoga e di come gli ha cambiato la vita. Perché non è mai tardi per scoprire cose belle e nuove.

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Dicembre 2011 e i miei ventotto anni appena compiuti. Finalmente trovai  un corso di yoga (ne cercavo uno da tempo) nelle vicinanze dell’ufficio dove lavoravo. A distanza di poco più di due anni, posso dire che è stato uno dei miei incontri più felici.

Da allora, ho capito che l’età anagrafica conta quanto il due di picche quando la briscola è cuori. Essa può essere utile per calcolare a malapena codice fiscale… È  l’età biologica (BYOGICA, se uniamo i termini “yoga” e “biologica”) a fare la differenza. Secondo alcune ricerche, infatti, il mezzo per misurare l’età biologica è costituito dalla flessibilità del nostro corpo.

Ormai anche nel mondo occidentale (a parte gli sparuti bigotti, con occhi coperti da fette di prosciutto, ecc. che pensano che lo yoga sia una preghiera con canti e musichine indiane, incensi accesi e tende spesse…) ha preso piede la convinzione che praticare yoga potrebbe essere la pietra filosofale, una sorta di elisir dell’eterna giovinezza, senza scomodare  patti col diavolo alla Dorian Gray.
Quindi, cari trentenni (e over 30) che leggete…ormai il tempo delle scuse, del “vorrei ma non posso”, è finito… É tempo di cambiare, di evolversi,  di mettersi in gioco.

Praticare yoga permette di “sentire” il proprio corpo, di considerarlo  il nostro “tempio“, di esplorarlo dal di dentro, senza bisogno di “aiuti” esterni. Ciò può sembrare un discorso astruso, oppure che io venga da Marte, ma vi posso assicurare sulle mie scarpe da running che non è così.

Lo Yoga può essere praticato da tutti, come recita anche un aforisma presente nelle antiche scritture yogiche: “Il diligente raggiunge il successo nello Yoga attraverso la persistenza, che siano giovane, vecchio, malato o debole.

Perché iniziare a fare yoga a 30 anni? Io penso che sia l’età in cui possiamo permetterci di decidere come investire nel nostro futuro. Se ci sta a cuore la nostra salute, in un mondo che corre in maniera frenetica ma senza una precisa direzione e che, quindi, ci porta a riscoprire l’animo umano, allora è bene assecondare questo nostro bisogno.

Di questi tempi, è facile perdere il contatto con noi stessi, prima ancora che con gli altri. Ed ecco lo Yoga, il cui termine deriva dal sanscrito e significa unione. Nel nostro caso, si tratta di unione di mente, corpo e spirito. Sviluppando gli svariati aspetti dello Yoga, l’essere umano dovrebbe essere in grado di elevare la sua coscienza a un livello superiore, raggiungendo un benessere psico-fisico che anche chi pratica yoga da poco tempo (io ho iniziato a sentirne i benefici, a distanza di 2-3 mesi), è in grado di apprezzare.

Inoltre, lo yoga offre un valido supporto terapeutico a coloro che soffrono di malattie o infortuni. Sempre più ricerche, infatti, dimostrano come lo yoga possa fungere da moltiplicatore degli effetti delle cure alle quali si sottopongono i pazienti.

Degna di menzione, a questo proposito, è la storia di Garth McLean, affetto da sclerosi multipla, che ha scelto di combattere la sua battaglia per la vita attraverso la pratica e l’insegnamento dello yoga.

Last but not least, sempre più atleti professionisti utilizzano lo yoga come mezzo per migliorare le proprie prestazioni. Atleti del calibro di Novak Djokovic, Andy Murray, Ryan Giggs sono solo alcuni dei tanti che, anche grazie alla pratica dello yoga, hanno potuto compiere quel salto di qualità che permette di fare la differenza, ad alti livelli.

Qualunque sia il motivo per cui si arriva a praticare lo yoga, infine,  è sempre utile tenere in mente le parole di una grande yogin: “Armonizzare il cuore con la mente e la mente con il corpo è la chiave per raggiungere lo scopo dello Yoga:  la pace interiore” (Mira Mehta)

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My dear friend and runner Nicola Giorgioni will be the one who closes my Jubilee for my 30th birthday (CLICK HERE TO SEE THE COMPLETE SCHEDULE). Nicola is also a  yoga padawan and will tell us how yoga has changed his life. It’s never to late to discover cool new things.

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December 2011: I just turned 28 and finally found a yoga class near my workplace. After two years of yoga, I can tell you that this yoga thing has been one of my happiest meeting in my whole life.
What I learned straight away was that age doesn’t matter. Your biological age makes the real difference – or better, the BYOGIC age (if we unite the word “yoga” and “biologic”) does. According to some studies, the most valuable tool to measure our real biologic age is our body flexibility.

Occidental world (a part from few people who think that yoga is just a prayer with Indian music etc) is, day after day, getting more keen in yoga, believing that yoga may be the new philosopher’s stone, a kind of long life elixir.
Therefore, my dear thirty-year-old (and over 30) readers, the time for any excuses is over! Quit your “I wish but I couldn’t”. It’s time to change, evolve and take a challenge. 

Doing yoga will allow you to “feel” your body and build it up as your perfect temple. You will be exploring your body from its inner inside without the help of any “external intruder”. You may think it’s crazy, or you might think I’m coming from Mars, but I can bet my running shoes on it – yoga does work.

Yoga can be practised by anyone, no exception. There’s also an ancient yogic aphorism that tells that: “Through persistence the diligent achieve success in Yoga, whether they are young, old, sick or weak.

Why starting yoga at age 30? I believe that this is the right age when we are aware of ourselves and we are ready to decide how to invest our future. If we care about our health, in a frantic, running world, it’s time to revalue our human soul and start supporting it as a need.

It’s very easy to lose the contact with our inner soul nowadays, way before losing the contact with the other people surrounding us. The Yoga has the power of keep us connected to ourselves: in fact, its name comes from Sanskrit and means “union”. We’re talking about union of mind, body and spirit, of course. By developing the different aspects of Yoga, every human being should be able to elevate his awareness to a higher level, reaching a physical and psychological well-being within a very short time. To me, the benefit started showing up after two/three month of yoga practice. Amazing, isn’t it?

Moreover, Yoga offers a great support to injured people. Several studies have shown how yoga can boost the effects of the treatments to recover from several injuries and diseases. It’s worth mentioning the story of Garth McLean, afflicted by sclerosis multiple, who decided to fight his battle with the power of yoga, practicing and teaching it.

Last but not least, the army of the pro athletes who chose yoga as a tool to improve their performances is growing day by day. Sport stars like Novak Djokovic, Andy Murray, Ryan Giggs are just some examples of the people who, thanks also to yoga, make the difference in their own sports.

Whatever it brought you to yoga, it’s useful to keep in mind the words of a great yogin: “Harmonising heart with mind and mind with body is the key to achieving the goal of Yoga – inner peace.” (Mira Mehta)

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