Che cosa succede quando un’istituzione prestigiosa come la fondazione Guggenheim incontra le nuove tecnologie e la forza innovatrice della rete? Nasce un’interessante iniziativa volta a individuare nuovi artisti da presentare in una video-mostra presso i musei Guggenheim di New York, Berlino, Bilbao e Venezia.
Il progetto, che si chiama YouTube Play e che diventerà un evento a cadenza biennale, è aperto anche a chi non si ritiene propriamente un artista. Chi vuole partecipare non deve far altro che caricare i propri video (non più di uno a persona) in un canale creato per l’occasione, chiamato anch’esso YouTube Play (youtube.com/play), entro il 31 luglio. I lavori devono essere stati realizzati non più di due anni fa, devono avere una durata massima di dieci minuti, non devono avere fini commerciali.
Una squadra di curatori della Fondazione selezionerà 200 video tra tutti quelli che perverranno, i quali saranno poi valutati da una giuria di nove professionisti di discipline quali arti visive, cinema e animazione, musica che sceglieranno i 20 vincitori. In ottobre questi verranno proiettati temporaneamente in tutti i musei Guggenheim.
YouTube non è nuovo a iniziative di questo tipo. Alla fine del 2008 diede vita alla YouTube Symphony Orchestra che permetteva a qualunque musicista di partecipare a un’audizione per un concerto alla Carnegie Hall. L’anno precedente avevano dato vita ai dibattiti CNN/YouTube fornendo a chiunque fosse fornito di webcam la possibilità di rivolgere una domanda ai candidati alla presidenza.
Il progetto, che nelle intenzioni degli ideatori vuole costituire un tentativo di abbattere le tradizionali frontiere del mondo dell’arte, ha ovviamente provocato delle reazioni negative in alcuni studiosi e artisti che ritengono piuttosto che in questo modo si vada contro l’arte, il talento e lo stesso pubblico.
Sarà interessante seguire le polemiche, ma soprattutto gustarsi i lavori selezionati ed esposti, che siano opere d’arte o meno.