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Guida alla Libertadores 2013 – Gruppo 1

Creato il 28 gennaio 2013 da Calcioromantico @CalcioRomantico

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Lo spettacolo della Doce al seguito del Boca Juniors

Lo spettacolo della Doce al seguito del Boca Juniors

Non è un caso se il Gruppo 1 della 54esima edizione della Copa Libertadores è stato ribattezzato fin dal momento del sorteggio come il gruppo de la muerte. Del resto le formazioni del Boca Juniors, del Nacional Montevideo, del Barcelona Guayaquil e del Toluca tra blasone e reali valori da mettere in campo occuperanno senza dubbio un ruolo da protagonista nel corso della manifestazione. Almeno sulla carta appare questo il raggruppamento della prima fase che potrebbe riservare il maggiore equilibrio e maggiori emozioni.

Il Boca Juniors ha vinto ben 6 volte la Copa Libertadores e nell’albo d’oro di tutti i tempi è secondo nella Copa soltanto ai connazionali dell’Independiente, che di successi ne hanno centrati ben 7, l’ultimo dei quali però datato 1984. Gli zeneises hanno richiamato a gran voce sulla propria panchina Carlos Bianchi, un tecnico senza dubbio vincente dalle parti della Bombonera e soprattutto in Copa Libertadores, dove ha vinto 3 volte, una volta sulla panchina del Velez e 2 su quella degli stessi zeneises. Carlitos avrà il compito non facile di rilanciare il Boca a livello internazionale. Dal Corinthians è arrivato il burrito Martinez, mentre dal Belgrano il più che promettente difensore centrale Claudio Perez, dal Siena rientra in patria Ribaìr Rodriguez mentre ai vari Erviti, Guillermo Burdisso, Sanchez Mino e Santiago Silva è affidato il ruolo di assemblare una squadra che si attende molto anche lì davanti da Viatri e Blandi. Il gioiellino Paredes può dire molto nel corso della manifestazione.

Il Nacional Montevideo partecipa alla Copa Libertadores da ben 13 edizioni consecutive, ma non alza la Copa la cielo dal lontano 1988. Per ritornare in auge gli orientales si affidano a vecchie glorie, a cominciare dal Chino Alvaro Recoba, anche fondamentale a Montevideo, e all’attaccante el loco Abreu, rientrato dal Brasile, dove difendeva i colori del Botafogo. Il Nacional, però, allo stesso tempo si affida ad un tecnico giovane, il 38enne Gustavo Diaz, che nella scorsa stagione si è messo ben in luce nel Defensor Sporting. Gli orientales giocano in Libertadores per la 40esima volta e meglio di loro come partecipazioni hanno fatto soltanto i cugini del Penarol.Non sarà facile, comunque, passare nemmeno dalla parti dell’Estadio Isidro Romero Carbo di Guayaquil, dove si gioca importanti chance di qualificazione il Barcelona, squadra che per due volte nella sua nobile storia ha perso la finale della Copa Libertadores. La squadra guaquylena avrà un chiaro stampo argentino a cominciare dal tecnico Gustavo Costas, 49 anni ma che conosce benissimo il calcio sudamericano per aver allenato in patria, ma anche in Paraguay, in Perù ed appunto in Ecuador. Perso il bomber Mino, andato all’America di Città del Messico, il Barcelona si è però rinforzato con l’argentino Nahuelpan dal Racing Santander, con l’altro attaccante
Stadio Nemesio Diaz

Stadio Nemesio Diaz. Toluca

argentino Castillejos del Lanùs e quindi Nicolàs Olmedo, argentino anche lui ma centrocampista ex del Godoy Cruz. Il Barca ecuadoregno ha i requisiti per provare ad insidiare la leadership del girone.

Il Toluca, fondata nel 1939, è la terza squadra più prestigiosa del Messico come numero di titoli vinti: 10 come l’America ed uno in meno del Chivas Guadalajara. La squadra è guidata dall’esperto Enrique Meza e prova a migliorare il suo cammino in Libertadores, dopo l’eliminazione negli ottavi nell’edizione del 2007. I diablos rojos giocano nel Nemesio Diaz, 27.000 posti, soprannominato la Bombonera messicana ed il pubblico qui è un fattore importante da tenere in considerazione. Il Toluca è una squadra ben equilibrata e saprà dire senza dubbio qualcosa di importante all’interno del suo raggruppamento.Guida alla LibertadoresVincenzo Paliotto L’altro calcio )

ESPAÑOL

No ha sido una casualidad que el grupo 1 de la 54° edición de la Copa Libertadores haya sido bautizado como grupo de la muerte el mismo día del sorteo. Por historia y posibilidades reales las plantillas del Boca Juniors, Nacional Montevideo, Barcelona Guayaquil y el Toluca ocuparan sin ninguna duda un rol de protagonistas en el transcurso de la competición. Al menos sobre el papel este.

Nacional Montevideo
El Boca Juniors ha ganado 6 veces la Copa Libertadores y es segundo en el Hall Fame de la competición, solo superados por los compatriotas del Independiente de Avellaneda, que tienen en su haber 7 copas, aunque la ultima se remonta a 1984. Los xeineses han vuelto a contar con Carlos Bianchi para dirigirlos, sin lugar a dudas un técnico vencedor en la Bombonera y sobre todo en la Libertadores, donde ha ganado 3 copas, una con Velez y dos en la de Boca. Carlitos tendrá la difícil tarea de relanzar al Boca Juniors a nivel internacional. Del Corinthians ha llegado el burrito Martinez, mientras que de Belgrano llega un prometedor central, Claudio Perez. Vuelve a Argentina, tras su paso por el Siena, Ribair Rodriguez, mientras a los demás veteranos: Erviti, Guillermo Burdisso, Sánchez Mino y Santiago Silva se les confía el rol de ensamblar un equipo del que se espera mucho y que delante tiene a Viatri y Blandi. La ultima joya es Paredes, que tiene mucho que decir en este campeonato.

El Nacional Montevideo participa en la Copa Libertadores por decimotercera vez consecutiva, pero sin levantar la copa al cielo desde el ya lejano 1988. Para volver a entre los grandes, los orientales, confían en las viejas glorias comenzando por el Chino Alvaro Recoba y también con una pieza fundamental que ha vuelto de Brasil donde jugaba para el Botafogo, el loco Abreu. El Nacional, al mismo tiempo, deja su banquillo en manos del joven técnico, 38 años, Gustavo Díaz, que la temporada pasada demostró un buen nivel en el Defensor Sporting. Los orientales juegan la Libertadores por cuadragésima vez en su historia, solo sus rivales del Peñarol les superan en  participaciones.

Barcelona Sporting Club Guayaquil

Igualmente, no será fácil pasar por el Estadio Isidro Romero Carbo de Guayaquil, donde se jugará la clasificación el Barcelona, equipo que en su noble historia ha perdido dos veces la final de la Copa Libertadores. La escuadra guayaquileña tendrá un claro aire argentino, comenzando por su entrenador Gustavo Costas, 49 años pero que conoce perfectamente el fútbol sudamericano ya que ha entrenado en Argentina, Paraguay, Perú y actualmente en Ecuador. Tras la marcha de su goleador Mino, transferido al América mexicano, el Barcelona se ha reforzado con el argentino Nahuelpan del Racing de Santander, con el delantero Castillejos de Lanus y con el también argentino Nicolás Olmedo, ex del Godoy Cruz. El Barcelona ecuatoriano tiene los requisitos para intentar alcanzar el liderazgo del grupo.

El Toluca, fundado en 1939, es el tercer equipo mas prestigioso de México por numero de títulos: 10, al igual que el América y uno menos que el Chivas de Guadalajara. El equipo cuenta con la guía del experto Enrique Meza y prueba a mejorar su camino en la Libertadores, después de su eliminación en los octavos de final en la edición de 2007. Los diablos rojos juegan en el Nemesio Díaz, 27.000 espectadores, lleva el sobrenombre de la Bombonera mexicana y el publico es un factor importante al hay que tener en consideración. El Toluca es un equipo equilibrado y, sin duda, tendrá mucho que decir dentro de este grupo.

Vincenzo Paliotto (traduzione di Víctor Gómez)


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