Che emozione il primo viaggio con nostra figlia.
Abbiamo sperimentato un’avventura meravigliosa, ma soprattutto, abbiamo costruito ricordi indelebili e incrementato la nostra consapevolezza circa l’essere genitori.
CONSIGLI PER LA PREPARAZIONE DELLA VALIGIA:
- Stendete una lista di massima con le cose che potrebbero esservi utili. La stessa verrà depennata più e più volte per rientrare nel peso dei 20 kg a poche ore dalla partenza ;)
- Siate organizzati come dei giovani Boyscout. Impacchettate tutto ed etichettatelo così che possiate trovarlo velocemente (i vostri bimbi che magari avete stimolato per mesi con sondini e massaggini al pancino decideranno di esplodere in colossali pu pu proprio mentre il volo viene convocato! E’ una certezza. Fidatevi).
Il 2 dicembre siamo partiti alla volta di New York, il nostro primo volo insieme come famiglia. Il primo lungo raggio per Bianca.
Nove ore intense ma passate velocemente, il tempo è volato tra latte, pappa, cambi di pannolino, giochi e ninne.
CONSIGLI PER IL VOLO:
- Fate le cose con calma e serenità. Loro sentono tutto.
- Portatevi l’occorrente per pappe, nanna, cambi per il volo.
- Se vostro figlio ha meno di 8 mesi cercate di prenotare la culla (bacinet) per evitare di tenere in braccio la creatura per 10 ore.
- Utilizzate una fascia porta bebè o un marsupio ergonomico così che possiate riposarvi quando si addormentano.
- Durante decollo e atterraggio attaccate il bimbo al seno o al biberon oppure offrite loro un ciuccio per evitare che senta dolore alle orecchie.
La sensazione di essere piccoli piccoli è la prima che mi ha colto quando siamo arrivati a Manhattan. Enormi grattacieli, un’orgia di rumori, odori di cibo ovunque per le strade.
Ti senti decisamente stranito e parte di qualcosa in perpetuo movimento.
Con Bianca cotta dal viaggio e dal fuso abbiamo raggiunto l’hotel e dopo una doccia e un cambio di abito siamo usciti per cercare di acquisire da subito i nuovi orari e combattere il jet lag.
Una passeggiata fino all’Hotel Plaza per mangiare un boccone e poi a nanna per recuperare le energie.
CONSIGLI PER LA SCELTA DELL’HOTEL:
- Cercate una soluzione abbastanza centrale così da poter tornare agevolmente in albergo in caso di necessità o di riposo per i bimbi;
- Noi abbiamo trovato una stanza con angolo cottura, microonde e frigo per poter scaldare il latte e le pappe per Bianca;
- Contattate prima l’albergo per prenotare una culla (io ho approfittato del doppio letto matrimoniale per tenere la mia bimba nel lettone, cosa che a casa non abbiamo come abitudine).
Il secondo giorno iniziamo con la visita a Central Park. Ci impressiona il mood rilassato dei visitatori: persone che fanno jogging, padroni con cani felici e mamme a spasso con i propri bimbi. Scattiamo qualche foto a scoiattoli e punti panoramici per poi immergerci nella caotica realtà di Times Square.
Una visita obbligata passa dalla Pulic Library, sede di numerosi film che abbiamo amato, come Ghost Busters e Sex and the City. Vi ricordate della scena in cui Carrie viene abbandonata da Big all’altare? Mannaggia a lui, quante lacrime.
Dopo aver camminato per circa 17 km a piedi decidiamo di tornare in albergo e la sera tentiamo di avvicinarci al Rockfeller Centre per la cerimonia di accensione dell’albero di Natale ma transenne, appostamenti di polizia e cordoni di sicurezza minano la nostra missione e decidiamo così di salire in cima all’empire state building per ammirare la città che non dorme mai dall’alto e in notturna.
Il terzo giorno decidiamo di approfittare del sole per una romantica e indimenticabile passeggiata sul ponte di Brooklyn. Ammaliati dallo skyline e da una strana sensazione di pace camminiamo verso la parte opposta del ponte gustandoci la vista della Statua della Libertà, in lontananza.
Proseguiamo per una visita a Tribeca nel Financial District e poi al Memorial 11 settembre. Le due vasche che sorgono al posto dei due grattacieli abbattuti nel tristemente noto attentato sono un pugno allo stomaco. Ci colpisce questo rumore continuo di acqua che scorre sovrastando un silenzio irreale, nonostante i molti visitatori, e i nomi scolpiti nelle lastre di pietra.
Una breve preghiera e lasciamo questo luogo con il cuore carico di emozioni contrastanti.
Ci dirigiamo verso Little Italy e Chinatown per completare un’altra giornata intensa e ricca di immagini da ricordare.
CONSIGLI PER L’ORGANIZZAZIONE PRATICA DELLA GIORNATA:
- se vostro figlio ha un peso accettabile munitevi di marsupio ergonomico e lasciate perdere il passeggino. Noi l’abbiamo sempre lasciato in hotel e usato unicamente nella seconda parte della nostra vacanza. Il continuo utilizzo dei mezzi pubblici e numerosi km a piedi su marciapiedi affollati rendono New York una città non troppo a misura di bambino;
- usate zaini ed evitate di portare borse e borsette per poter sempre avere le mani libere (vi serviranno per consultare cartine, smartphone e guide turistiche);
- organizzate la sera precedente il necessario per il cambio dei pannolini e quanto vi servirà durante la giornata di esplorazione e la mattina prima di uscire il thermos per l’acqua calda che utilizzerete per preparare il biberon o il brodo e tutto l’occorrente per poter pranzare in giro;
- pensate sempre a un cambio nel caso vostro figlio si sporchi (e voi sapete che succederà dall’altra parte della città ;)).
- Preparate un itinerario di massima delle cose da visitare e consultate tripadvisor per scovare i posti dove poter fare sosta durante il pranzo.
- Oltre a cucchiaino, bicchiere e quant’altro abbiamo utilizzato un contenitore tupperware come piatto per Bianca così che fosse richiudibile con il tappo senza sporcare il resto della borsa a fine pasto.
- Non tutti i posti offrono servizi per il cambio del bimbo ma sono tutti molto “kids friendly” e orientati alla famiglia e vi sapranno offrire alternative valide per risolvere i vostri problemi pratici.
Il quarto giorno ci dirigiamo nel Greenwich Village dove facciamo una capatina a casa di Carrie (Sex and the City… lo so sono monotona). Il quartiere è davvero grazioso e ha un che di familiare, forse grazie alle sette serie viste e riviste negli anni.
Ne approfittiamo per fare una lunghissima passeggiata sulla Highline, una zona industriale riconvertita a spazio pedonale. Un grande parco sopraelevato al posto di una ferrovia che ci porterà al museo Intrepid, per la gioia di Federico.
Finita la visita alla piattaforma e sottomarino torniamo per l’ultima volta a Times Square e ci lasciamo investire dai rumori, caos e luci, questa volta con una maggiore consapevolezza.
Una capatina da Tiffany per un souvenir tanto desiderato mentre Bianca sembra essere l’unica donna al mondo a dormire nella gioielleria più ambita della città.
E’ ora di fare le valigie. Il giorno dopo si parte alla volta della Florida…
Stay Tuned.