Aaron è ancora scombussolato dalla morte di sua moglie Dorothy quando un giorno, improvvisamente, comincia a riceverne le visite. All’inizio pensa che magari Dorothy sia tornata con un incarico particolare o che sia stata autorizzata a tornare giusto per il tempo necessario a dirgli qualcosa…
“Magari vi immaginate che fossi ansioso di conoscere il suo incarico. Ma il corollario, tenete a mente, era che dopo averlo portato a termine se ne sarebbe andata di nuovo. E questo ero certo di non poterlo sopportare.”
Forse il motivo per cui non chiede a Dorothy come mai fosse tornata era la paura che lei si facesse la stessa domanda.
“Come quando si chiede a un ospite quanto abbia intenzione di fermarsi e l’ospite sospetta che glielo si chieda perché non si vede l’ora di liberarsi di lui. Forse era per questo che mi sembrava scortese.”
Pensa, Aaron, che forse morirebbe anche lui se adesso Dorothy sparisse un’altra volta. Ci è già passato una volta e non pensa di potercela fare una seconda.
“Così adottai una specie di approccio zen. Vivevo alla giornata. Dorothy compariva; io ero sereno. Non facevo domande, non indagavo, non analizzavo i perché e i percome; mi limitavo a godermi la sua presenza. Se avesse cominciato a dire qualcosa che suonava, be’, come un messaggio, avrei fatto di tutto per dissuaderla, ma lei non faceva niente del genere. Sembrava che anche lei vivesse alla giornata. Poi scompariva di nuovo, ma non se ne andava per sempre. In qualche modo lo sapevo, e aspettavo imperturbabile finché tornava.”
Ci sono scrittori che nei loro libri puntano tutto sulla tragedia, sulla violenza oppure sulla sperimentazione. Non è questo il caso di Anne Tyler che, come William Trevor e Alice Munro, mira a un realismo stilizzato dell’esistenza quotidiana.
In Guida rapida agli addii non delude. La sua è una scrittura calda, vivace, intelligente e nasconde l’inatteso in ogni riga.
Si sa, l’ordinario è sufficientemente bizzarro e Anne Tyler scrive della vita reale nel modo più elegante possibile con uno sguardo penetrante, acuto, intenso.
Anne Tyler
Guida rapida agli addii
(traduzione di Laura Pignatti)
Narratori della Fenice
Guanda
2012