Dopo Senegal, il Re Mohammed VI del Marocco si è recato, giovedì 28 maggio, in visita ufficiale nella Repubblica della Guinea Bissau, in un tour iniziato mercoledì 21 maggio e che comprenderà anche Costa d'Avorio e Gabon. La delegazione ufficiale marocchina era composta dai consiglieri, da otto ministri, da numerosi direttori di enti pubblici e privati e da alte personalità.
È molto significativo il caloroso ricevimento che la popolazione della capitale Bissau ha riservato al sovrano in considerazione del sostegno politico, religioso ed economico offerto da Rabat al piccolo paese africano, fatto che testimonia i rapporti bilaterali storici. È stato proprio il Marocco a sostenere il paese nella sua lotta armata per l'indipendenza dal colonialismo portoghese negli anni Sessanta.
Mohammed VI è stato accolto all'aeroporto internazionale Osvaldo Vieira dal presidente Jose Mario Vaz, dal primo ministro Domingos Simões Pereira.
Durante questa visita i due capi di stato hanno presieduto la cerimonia di firma di 16 accordi di partenariato e convenzioni in vari settori: si tratta della cooperazione nella sicurezza e del governo locale tra i ministeri dell'Interno dei due paesi, della Giustizia, della sospensione del visto per i diplomatici muniti di apposito passaporto, della protezione reciproca degli investimenti, della pesca marittima e dell'acquacoltura, dell'agricoltura, delle infrastrutture, della Sanità, delle miniere, dell'artigianato e dell'economia sociale e solidale, nonché di un accordo tripartito Marocco - Guinea Bissau - Fao nell'ambito della cooperazione sud-sud. Oltre alle convenzioni sull'elettricità e l'acqua potabile, l'energia solare, la prevenzione dell'evasione fiscale in settori delle tasse sul reddito, la formazione professionale e universitaria.
I due capi di stato hanno, inoltre, presieduto la cerimonia della presentazione del partenariato agricolo, illustrato dal ministro marocchino dell'Agricoltura e della Pesca marittima Aziz Akhannouch, che ha evidenziato l'opportunità di condividere con Bissau il progetto di "Piano Marocco Verde", considerato motore di sviluppo e strategia inclusiva ed equilibrata, inaugurato nel 2008.
Per Akhannouch l'intreccio dell'esperienza marocchina e il potenziale di Bissau si potrebbero articolare su assi di partenariato e cantieri di cooperazione, nello scambio delle esperienze per lo sviluppo della coltura di riso, nell'inseminazione artificiale e il miglioramento delle razze d'animali ovine e bovine, nell'irrigazione e la gestione dell'acqua e l'incoraggiamento d'investimento. Questi assi permetteranno l'aumento del reddito della popolazione e una migliore strutturazione per assicurare la promozione dell'investimento e dello sviluppo duraturo.
La comunità musulmana locale ha espresso la sua soddisfazione e l'ammirazione al sovrano in quanto Amir al-Mouminine (Capo dei credenti). Il Re ha svolto la Preghiera collettiva del Venerdì nella moschea Attadamoun, e come in occasione delle sue altre visite in Africa, sono state donate 10mila di copie del Corano alle moschee locali.
Una visita del Sovrano accompagnato dal Presidente Guineano è stata riservata all'ospedale militare di campo marocchino installato a Bissau nell'ambito della solidarietà, e all'ospedale Nazionale Simao Mendes dove ha donato due tonnellate di medicinali per trattare le malattie infettive legate al'AIDS e attrezzature mediche di diagnostica.
Forte dal suo ancoraggio Storico e culturale in Africa, il Marocco si posiziona come un partner attivo nella cooperazione nel continente e la promozione di valori di solidarietà e di sostegno. Questa cooperazione è una scelta strategica pluridimensionale sui piani politico, economico, commerciale, fiscale, religioso, culturale e sociale, nella cornice di una cooperazione sud-sud capace di smontare le sfide di sviluppo e di instaurare le basi di un avvenire promettente fatto di progresso, di pace e di stabilità.