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Gulaschsuppe

Da Euge
Ritorno a casa con una ricettina niente male, che ho mangiato più volte in montagna.
Sono anche riuscito, a spizzichi e bocconi, a "intervistare" il cuoco del rifugio, un giovane slavo, che me ne ha dato una versione molto ruspante.
Ve la propongo con le correzioni che ho fatto in corso d'opera.
Piatto unico.
Andrà bene per sei-otto persone un kilo di bovino adulto, quello che usi per il bollito. Lo devi tagliare a pezzettini piccoli, diciamo cubetti di un centimetro di lato. Quando li avrai tagliati ci versi sopra 40 grammi (un barattolino) di paprica piccante. Io ne ho messi 80, ma era veramente troppa. Forse anche 30 possono andare bene. Li mescoli con le mani e li metti in forno un quarto d'ora, o li fai rosolare in padella con un filo d'olio.
Nel frattempo ti sei affettato quattro etti di cipolle bianche , e li hai fatti soffriggere bene. Quando saranno pronti li sbatti nella carne e li mescoli ancora un po', assieme a due cucchiaini di comino, fin quasi a farli attaccare.
E' questo il momento di versare un litro di birra, di aspettare che evapori l'odore alcoolico e di portare a cottura la carne aggiungendo un paio di litri di brodo (vegetale), un po' per volta. Ci vorranno un paio di orette. Nel liquido di cottura aggiungerai due foglie di alloro e quattro patate, tagliate a pezzettoni. Questo perché verso la fine della cottura le estrapoli dalla casseruola, le frulli col minipimer e ce le risbatti dentro, dimodochè il tuo sugo diventi una meravigliosa crema bruna.
Crostini fatti come già spiegato. Stasera me li sono preparati solo con una fetta di pane di segale, per ricordarmi l'impero austroungarico, da cui presumo venga questa meraviglia.
P.S. c'è una lectio che assieme alle cipolle mette dei quadretti di peperone.
Un'altra lectio (questa volta acchiappata al volo) aggiungerebbe un cucchiaio di miele di acacia, dopo la birra. Certo, il tutto resta più delicato.
A voi decidere se piace più il ruspante o il delicato.
Eccola, con i crostini standard:
Gulaschsuppe

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