di Nicola Pucci
Con la mente già rivolta al Roland Garros – sul quale tra qualche ora si alzerà il sipario -, alcuni forzati di seconda schiera hanno dirottato racchette ed energie su due appuntamenti Atp World Tour 250, il torneo di Nizza e il torneo di Dusseldorf. Le due prove hanno celebrato vincitori Gulbis e Kohlschreiber, che si schieravano al via con i favori del pronostico e giocheranno ora da mine vaganti all’Open parigino.
Ernests Gulbis a Nizza – da tennisworlditalia.com
TORNEO DI NIZZA. All’Open de Nice Cote d’Azur erano attese le prodezze di Isner e Gulbis, prime teste di serie ad aprire il seeding: non proprio due maestri del rosso, l’americano e il lettone, ma due giocatori che stazionano tra i primi venti del mondo, numero 11 John e numero 19 Ernests. Sock e Klizan sono gli avversari al debutto, ma non costituiscono ostacoli insormontabili, anche se lo slovacco vince il primo per poi cedere alla distanza. Ai quarti di finale la coppia si separa, complice l’impresa dell’emergente argentino Federico Delbonis, già vincitore a marzo del torneo di San Paolo, che fa fuori Isner, con Gulbis che rischia altrettanto con Tursunov per salvarsi infine al tie-break del terzo set. In semifinale approda anche Gilles Simon, beniamino del pubblico locale dato in buona forma dopo la battaglia con Nadal a Roma. Il francese vorrebbe guadagnare la prima finale stagionale con Gulbis, che in semifinale ha sbriciolato l’illusione di Montanes di bissare il successo del 2013, ma Delbonis domina la sfida franco/argentina ed è lui ad andare a giocare per la vittoria finale. Il ragazzo di Azul si presenta all’ultimo atto con poca convinzione ed almeno per un set, il primo, recita da comparsa per la superiorità schiacciante di Gulbis che si impone con un rapido 6-1. Nel secondo set Delbonis alza il livello del suo gioco e trascina la sfida al tie-break, allunga sul 4-2 ma il ritorno di Gulbis è vincente, 6-1 7-6 per il sesto trionfo di una carriera che ora, sì, inizia ad essere degna del suo enorme potenziale.
Kohlschreiber a Dusseldorf – da rp-online.de
TORNEO DI DUSSELDORF. Philipp Kohlschreiber capeggiava la lista dei favoriti, al Dusseldorf Open, forte di un ranking da numero 29 del mondo. Il teutonico entra in gioco al secondo turno, scavalcando l’ostacolo Gabashvili ed avanzando la sua candidatura al successo finale. Juan Monaco è il detentore del titolo ma nei quarti sbatte contro il servizio incontrollabile di Ivo Karlovic, mentre si mette in evidenza Jiri Vesely, mancino ceco poco più che ventenne e prospetto interessantissimo in chiave futura, che trova proprio il bombardiere croato a sbarrargli la strada con un doppio tie-break. Nel frattempo Kohlschreiber elimina Delic e Istomin nell’arco di poche ore e la finale si annuncia spettacolare per la contrapposizione tra il gioco del tedesco, che predilige la pressione da fondocampo, e la propensione all’attacco di Karlovic. Il primo set è a senso unico, Kohlschreiber comanda gli scambi da dietro e il servizio del croato non incide. 6-2 e la sfida è già indirizzata nel segno del giocatore di casa. Nel secondo parziale Karlovic migliora in battuta, l’equilibrio regna sovrana e la decisione è rimandata al tie-break dove a prevalere è la varietà di colpi del tedesco che in 1ora 13minuti mette in bacheca il quinto titolo in carriera, quarto in terra di Germania.
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