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Ha ragione la Merkel

Da Pukos
Ha ragione la Merkel

Ricordate Massimo D’Azeglio? “Abbiamo fatto l’Italia, si tratta adesso di fare gli italiani” la storica frase potrebbe perfettamente attagliarsi, ora, anche alla nostra Europa.

Ma se già ci sono dubbi sul fatto di aver “fatto l’Europa”, di sicuro possiamo dire che non abbiamo neppure cominciato a fare gli europei.

Ogni Stato, infatti, vuole “contare di più in Europa”, portare le sue istanze e trarne i maggiori vantaggi da questa Unione, senza pensare che il bene comune si costruisce con la condivisione ed il rispetto di regole ed obiettivi.

In effetti oggi tutti criticano, anzi, peggio, violano gli accordi di Maastrich, ma quei due celeberrimi vincoli (3% di deficit e 60% di debito) avevano ed hanno tutt’ora un senso, il non rispetto degli stessi da parte, praticamente, di tutti i Paesi, è la più evidente dimostrazione del fallimento di questa Unione che non ha fondamenta solide.

Ha perfettamente ragione la Merkel nel richiedere che tutti gli Stati rispettino le regole che ci siamo dati, l’Italia in questo momento, invece, pensa che un risultato elettorale possa esser fatto pesare per contravvenire ai vincoli che erano stati a suo tempo condivisi e sottoscritti.

IL “DEBITO”, PER L’ITALIA, E’ IL PROBLEMA, NON LA SOLUZIONE.

Andare in Europa e richiedere, sulla base di un esito elettorale, di poter aumentare il nostro debito, non solo è assurdo, ma anche controproducente.

IN QUESTA MANIERA NON SI RISOLVONO I PROBLEMI, SI AGGRAVANO.

L’Italia si ritroverà. fra un po’ di tempo, a non aver risolto alcun problema e con sulle spalle un debito maggiore, insomma in una situazione ancora più grave di quella attuale.

Siamo capaci di fare i tedeschi?

Se la risposta è SI’, allora teniamoci l’euro.

Sapete però cosa vuol dire “fare i tedeschi”? Significa, ad esempio, che se in Sicilia ci sono 28.482 guardie forestali, ne dovremmo licenziare 28.000 poiché ne servono solo 482!

Ed in effetti questi sono i numeri, perché, ad esempio, in tutto il Piemonte ci sono 406 forestali, mentre nel solo comune di Solarino, piccolo borgo della provincia di Siracusa, se ne contano 437.

Ed allora “fare la Germania” significa demolire alle fondamenta il nostro Stato sociale, con conseguenze inimmaginabili per la popolazione, si conterebbero a milioni i nostri connazionali costretti ad emigrare per cercare un posto di lavoro che permetta loro di campare.

Quindi la sola risposta plausibile è NO, non abbiamo alternative, dobbiamo chiaramente dire agli italiani che la moneta unica “non ce la possiamo permettere”, ma poi aggiungere che questo non è un disonore e non significa diventare più poveri, bensì iniziare un percorso di sviluppo con una moneta “sostenibile”.

Lasciar l’euro non è una vergogna, si devono forse vergognare i danesi? O i norvegesi che hanno ancora nelle tasche le loro corone? Od ancor più gli svizzeri che continuano a scambiarsi i loro franchi?

Ricordate, carissimi lettori, se l’Europa ci darà il permesso di sforare dai parametri concordati non farà altro che il nostro male, ha ragione la Merkel!!!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

 


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