Leggo l’editoriale di Aronne Perugini contenuto nell’opuscolo promozionale della Festa dell’Unità e non posso che dichiararmi perfettamente d’accordo con la sua proposta di ridurre il numero degli assessori al Comune di Montegranaro per far fronte alla crisi. In effetti, piangendo il Comune lacrime di sangue e dichiarando miseria ad ogni occasione, si potrebbero limitare alcune spese come l’indennità di alcuni assessori la cui utilità pare discutibile. Prendiamo ad esempio l’assessorato ai lavori pubblici: se non ci sono soldi per essi a che serve l’assessorato? D’altra parte quei pochi lavori fin’ora effettuati possono essere tranquillamente coordinati da un carpentiere. Che dire dell’assessorato all’ambiente? L’assessore dimostra fin troppo spesso una pressochè nulla conoscenza delle problematiche legate al territorio. Potremmo sfruttare le competenze di uno qualsiasi degli operatori ecologici e risparmiare dei bei soldini. E l’assessorato alla cultura? L’assessore è costantemente impegnato altrove per le sue altre alte cariche istituzionali e le sue veci vengono svolte, nel bene e nel male, dal funzionario di settore. Perché pagare due stipendi? E poi, visto che sembra chiaro che non vi siano soldi per fare qualsiasi investimento e ci si limita soltanto all’ordinaria amministrazione, avendo come sindaco un buon ragioniere credo che basti lui solo a mandare avanti la baracca.
Luca Craia