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Habemus Papam

Creato il 22 aprile 2011 da Frankezze

Habemus PapamHabemus Papam[ Se ancora non avete  visto questo film, non leggete oltre che magari qualcosa trapela e non è che siamo qui a rovinare trame. Non siamo Fabio Fazio.  Quindi, andate a vederlo e poi tornate subito qui. Su, da bravi. ]

E prima che uscisse questo film c’era un’attesa diffusa, una tensione allegra che se fossi un qualsiasi altro regista italiano ne sarei parecchio invidioso.  Certo, ci sono i cinefili con seri problemi di socialità che tremano tutti aspettando Bertolucci, ma quelli non valgono.

E questo è un film rigoroso e commovente e impreciso  e intelligente e sproporzionato e nevrotico e divertente che ha un grosso tronco tragico e dei lunghi rami comici nati tutt’intorno spontaneamente che fanno ridere parecchio.

E le grandi tende rosse del balcone di San Pietro sono il sipario di un palcoscenico piccolo che si apre su un pubblico immenso, e l’uomo a cui i cardinali hanno chiesto in questa nuova tournée di impersonare il Papa è un cardinale francese che si chiama Melville, proprio come l’autore di Moby Dick, ma anche di Bartleby lo scrivano, un racconto in cui il protagonista, a ogni richiesta che gli viene fatta, risponde Preferirei di no.

E in un teatro a un certo punto ci sono attori nei vestiti di scena, e i cardinali che arrivano coperti di mantelli e sono anche loro come attori, e sono tutti nell’ombra, e in mezzo c’è Melville che è come un uomo nudo, che è venuto a trovare un po’ di verità nel luogo dove mentono tutti e questa scena secondo me è una delle più belle del cinema italiano degli ultimi anni, c’è poco altro da dire.

E poi ci sono frasi che sicuro ci ripeteremo per anni come la sacher, le canne, D’Alema, mi si nota di più. La mia preferita è quella della palla prigioniera.

E uscendo dal cinema ho sentito una ragazza che diceva che secondo lei era un film senza finale e invece secondo me è un film che racconta quello che vuole raccontare, e a tratti sembra dilungarsi e perdersi, per chiudere poi nel modo più asciutto e onesto possibile.

E tutti comunque già a cercare il messaggio Dio mio il messaggio politico il messaggio sociale il messaggio religioso, tutti in fila. Evitare i quotidiani. Per due anni.

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