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Halicephalobus mephisto, verme che vive ad un chilometro di profondità nella crosta terrestre

Creato il 06 giugno 2011 da Zonwu
verme Halicephalobus mephisto
Circa un mese fa, i ricercatori del CORK hanno dato l'annuncio della scoperta di batteri Firmicutes ad una profondità di circa 280 metri sotto il fondale marino. Si tratta di esseri monocellulari che condividono diversi aspetti con estremofili già noti, anche se il loro ruolo nell'ambiente è meno chiaro di altri organismi conosciuti.
Vivere a 280 metri di profondità all'interno di uno strato di sedimenti e con qualche chilometro di acqua sopra la testa non è di certo facile, ma in questo ecosistema le possibilità di sopravvivenza per un organismo unicellulare sono decisamente più elevate di quelle di un essere multicellulare, che incorrerebbe in problematiche più complesse.
Era infatti convinzione comune che trovare vita multicellulare a profondità di uno o più chilometri nella crosta terrestre fosse estremamente improbabile, anche se teoricamente non impossibile. Ecco che, come accade spesso nella scienza (ed è proprio questo il bello), arriva un organismo multicellulare a sconvolgere le teorie passate: Halicephalobus mephisto, il "verme dall'inferno".
Halicephalobus mephisto non è altro che un verme lungo circa 0,5 millimetri. Un nematode che vive in fratture di roccia riempite di fluidi dai quali ottiene nutrimento attraverso i batteri che li popolano. "E' come incontrare Moby Dick nel lago Ontario" dice Tullis Onstott, ricercatore dell'Università di Princeton e autore della scoperta. "Abbiamo tentato di intitolare la ricerca 'Vermi dall'Inferno', ma Nature non lo ha permesso".
Questo piccole verme è stato scoperto alla profondità di 800, 1.300 e 3.600 metri sotto la superficie, scavando nei pressi delle profondissime miniere sudafricane che si spingono per circa 3 chilometri nella crosta terrestre. Si tratta del primo organismo viventa mai scoperto in grado di sopravvivere oltre i 2 km di profondità nella crosta terrestre.
I ricercatori si erano già accorti che le miniere del Sud Africa potessero ospitare forme di vita bizzarre: due anni fa, nelle stesse miniere da cui è stato prelevato il "verme infernale" erano state scoperte vaste colonie di Candidatus Desulforudis audaxviator, batteri in grado di sopravvivere a condizioni di scarso ossigeno e di estrarre ammoniaca e monossido di carbonio dall'acqua in cui vivono.
L'ipotesi che venne sollevata al tempo fu quella dell'esistenza di un possibile predatore, un essere multicellulare che fosse in grado di sopravvivere alle stesse condizioni in cui vivono i Candidatus Desulforudis audaxviator e di nutrirsi dei batteri che popolano quelle profondità.
Per tentare di scoprire questo ipotetico predatore, i ricercatori hanno dovuto prelevare campioni d'acqua da pozzi profondi fino a 3,6 chilometri. Allo scopo di escludere la possibilità di una contaminazione dei campioni, il team di Onstott ha dovuto prelevare campioni di terreno attorno ai pozzi e filtrare oltre 40.000 galloni d' acqua di superficie.
E' stato nella miniera d'oro di Beatrix che i ricercatori sono incappati in un piccolo nematode, un verme di mezzo millimetro che sembrava cavarsela decisamente bene in un ecosistema che pochi organismi troverebbero adatto alla sopravvivenza. Halicephalobus mephisto è infatti capace di sopravvivere in un ambiente con ossigeno scarso, alta concentrazione di zolfo e una temperatura di 48°C.
Nessuna traccia del nematode è stata riscontrata nei campioni di terreno e di acqua di superficie, cosa che indica che il verme sarebbe nativo delle fratture di rocce in profondità. L'acqua in cui il Halicephalobus mephisto prospera sarebbe vecchia di 3.000-12.000 anni, con un contenuto d'ossigeno pari all'1% del livello medio riscontrato negli oceani.
La scoperta di un essere multicellulare in grado di sopravvivere a quelle profondità non fa altro che confermarci che la vita trova spesso strade imprevedibili per sopravvivere, e che il regno dei viventi possa spingersi in luoghi che fino a poco tempo fa pensavamo fossero del tutto sterili.
Newly Discovered Microscopic Worm Thrives in Gold Mines a Kilometer Underground

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