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Halloween festa idiota con risvolti insospettabili

Creato il 01 novembre 2011 da Laperonza

halloween.jpgAvverso Halloween con tutto me stesso da tempi immemorabili, da quando questa festa parassita si è insinuata tra le nostre diventandone comprimaria se non, in qualche caso e, nella fattispecie della commemorazione dei nostri defunti, superiore. La detesto perché non è nostra, non appartiene alla nostra cultura e questo, volendo, potrebbe essere in qualche modo tollerabile nell’epoca della globalizzazione. Ma non sopporto l’uso esclusivamente consumistico che se ne fa, il pretesto unico per spendere soldi in futilità e vanità. Trucchi parrucchi lazzi e dolcetti. E detesto la strumentalizzazione a cui si prestano coloro che dovrebbero essere preposti all’educazione dei nostri figli e che, invece, svuotano zucche a comando della civiltà del consumo, siano esse (le zucche) ripiene di materia arancione o grigia.

Ma ho avuto modo di fare pensieri diversi stasera nel micro-microcosmo del quartiere in cui vivo, un quartiere – il centro storico di Montegranaro – dove ormai da anni convivono e sono di fatto costrette alla tolleranza culture che la società e la cronaca vorrebbe in qualche modo inconciliabili. L’occasione della festa più idiota e consumistica dell’anno, capace di superare persino il Natale post-cristiano, in questo contesto più che particolare assume valori impensabili.

Alla mia porta hanno bussato magrebini mascherati da zombie, cinesi draculeggianti e italiani frankestainizzati. Tutti a caccia di un dolcetto con la minaccia di uno scherzetto che nemmeno è stato pianificato tanta è la certezza di trovare soddisfazione alla richiesta. I nostri giovanissimi, già da tempo integrati perché giocano per strada insieme e parlano la stessa lingua, hanno trovato nella festa delle Zucche Vuote un motivo di integrazione ulteriore. Bestemmia delle bestemmie la festa più blasfema dell’anno accomuna le genti e le porta sulla strada di un ecumenismo di fatto che consola e sorprende. Allora ben vengano le zucche e le streghe fittizie se servono ad unire i popoli. Ma domani ricordiamoci che siamo in Italia e non nel Galles dei druidi.

Luca Craia


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