Halloween oggi è considerata una festa per bambini, alla stessa stregua del carnevale e, come il carnevale, prevede mascherate di ogni tipo, storpiando quello che era il significato originale della ricorrenza che cadeva in questo giorno. Quindi vediamo come nasce
di Grazia Maria Francese
In tutte le terre abitate dai Celti, dall'Irlanda alla Francia alla Spagna all'Italia del nord, questo momento costituiva il capodanno. Era chiamato Samain e preceduto da una notte di rimescolamento cosmico, durante la quale i morti potevano comunicare con i vivi. È naturale: che fossero contadini, pastori, marinai o guerrieri, i membri del clan o della tribù si radunavano per la prima volta dopo una stagione che li aveva dispersi. Attorno al fuoco si faceva il conto di chi era rimasto in vita e si ricordavano quelli che non c'erano più.
Samain era una ricorrenza importante ancora all'inizio del Medioevo. Allo scopo di esorcizzarla, i vescovi franchi istituirono al 1′ novembre la festa di Ognissanti. Tra i promotori ci fu Alcuino da York (753-804), collega del longobardo Paolo Diacono nella schola palatina di Carlo Magno. Ci vollero molti secoli, tuttavia, perché Ognissanti fosse celebrato in tutta la Chiesa d'Occidente. Fu papa Sisto IV a renderla obbligatoria nel 1475.
La commemorazione dei defunti che cade il 2 novembre, fu istituita invece da Odilone di Cluny nel 998. Confronto alle cerimonie celtiche sopravvissute nelle zone rurali, era una festa lugubre che aveva la funzione di implorare la misericordia divina per le "anime purganti". Qua e là in tutta Italia e anche in altri paesi sono arrivate fino ai nostri giorni tradizioni locali che hanno la funzione di renderla meno triste.
Ancora oggi, tuttavia, la celebrazione cristiana è all'insegna della mestizia. I cimiteri sono posti freddi dove è vietato ridere, scherzare, far giocare i bambini. Non ci dobbiamo poi stupire se nella nostra società c'è una così diffusa paura della morte. Talmente intensa da farla diventare un argomento tabù o da tentare di esorcizzarla con una festa come Halloween: una mascherata commerciale che non vuol dire nulla per nessuno.Sarebbe bello riscoprire la magia, la misteriosa saggezza di Samain: scoprire che i morti non sono spariti, sono sempre qui appena oltre il velo che ci separa. Pronti ad intervenire in difesa di chi li ama e ne onora la memoria. Sarebbe meglio imparare ad aguzzare occhi, orecchie, tutti i sensi per cogliere la loro presenza e sentire ciò che hanno da raccontare... scrivere romanzi storici, in fin dei conti non è altro che questo!