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E' verissimo l'ultimo punto, soprattutto se si considera che da noi questa festività è arrivata da una decina d'anni. Ma non credo che la condanna o il fastidio per Halloween derivi da un'atteggiamento anti-americano. Sappiamo bene come gli italiani siano molto attratti da ciò che è americano. Credo che la faccenda del consumismo sia una scusa di facciata. A guidare la crociata anti-halloween è soprattutto lo strisciante cattolicesimo bigotto che ci contraddistingue, incapace di considerare positivo ciò che è pagano e laico, o magari semplicemente dissacrante.Lo sfogo di molti cattolici contro Halloween ha lo stesso sapore della riprovazione per i testi heavy-metal. Ma poi come si fa a condannare il Diavolo se il cattolicesimo quotidianamente ne prende spunto, per giustificare i peccati carnali, le guerre? Il Diavolo è una presenza che esiste anche nella Chiesa, come rovescio del bene. Ed invece se la bontà di Dio è onnipotente non dovrebbe esistere neanche l'idea del Diavolo.
Ma a parte queste considerazioni preliminari, si critica Halloween senza sapere cosa sia veramente....se ne conoscono i simboli (la zucca, la strega, lo zombi), ma non l'essenza.
Non voglio dilungarmi eccessivamente in una spiegazione dettagliata. Dirò che comunque Halloween discende duemila anni fa dalla mitologia celtico-irlandese (come qualcuno sa) ed è una festività dedicata a Samhain, il principe della Morte (sono informazioni comunque reperibili su Internet). Si credeva che questo Samhain risvegliasse i morti durante la notte di Ognissanti e allora i celti lo onoravano con pratiche occulte per placare le sue brame e le sue ire.
Nella sua essenza Halloween quindi è una festa pagana occulta connessa al risveglio dei morti, nella sua pratica e nella sua simbologia moderna è semplicemente un carnevale autunnale basato sul macabro. Chiaramente Halloween è la festa dei dark, si celebra il nero, la morte, la sofferenza, la paura, la mostruosità, parole turche per un seguace biblico. Del resto è pur vero che Halloween non deve essere accettata come glorificazione del Male, ci mancherebbe altro, ma come una festa di divertimento. La passione per il macabro non si perde neppure a carnevale, convive dentro di noi. E' più che naturale esorcizzare la paura e il ribrezzo. Non a caso i mostri sono le creature che affascinano di più i bambini e gli adolescenti, mostri, zombi, animali orripilanti, pipistrelli. Penso che se arrivasse la notizia reale di un'invasione degli zombi in Italia la prima reazione sarebbe quella di fascinazione o di risata, piuttosto che di paura, perché si penserebbe subito alla fantasia, al cinema, quasi come a dire: "finalmente possiamo vedere questi zombi, sul serio, constatare se sono come ce li hanno fatti vedere nei film". La tragedia si scatenerebbe al primo morto ucciso. Però fin tanto che queste cose stanno lontane è bello averci a che fare per puro divertimento. Il macabro è il rovescio dell'erotismo, ha lo stesso mistero. Il sesso e la morte sono le uniche cose che ci tengono in vita. Il resto è belletto.Poi c'è la fede in Dio, ma anche questa è inevitabilmente connessa alla morte, è una forma sacra e riconosciuta dalla storia di esorcismo antropologico della sofferenza e della morte. E' bene infine svegliare le coscienze sul fatto che Halloween esiste ed è un fenomeno culturale. In realtà chi si diverte a negarlo ricade nel gioco del "dolcetto o scherzetto". Ricordo infatti che la traduzione di "scherzetto" è threat (minaccia). In pratica il vero gioco all'americana consisterebbe in una minaccia o una maledizione nel caso non si riceva il consueto "dolcetto". Se non si dà il dolcetto, significa non riconoscere Halloween. Sappiamo bene poi che la gente coi piedi per terra, incredula, fa sempre una brutta fine (nei film horror). Ma qualche volta dovrebbe fare una brutta fine anche nella vita (sempre cristianamente parlando, s'intende)..
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