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Il viaggio di Steinar alla ricerca del fratello sarà lungo e pieno di pericoli ma riuscirà a ritornare dal padre con un condottiero pronto per portare i Vichinghi alla vittoria.
E non è Hakan.
La vicenda narrata è talmente lineare da essere ai limiti della banalità e poteva essere anche un pregio in un film in cui ci si aspettava solo di vedere teste aperte come meloni, spadoni che passavano da parte a parte i malcapitati nemici e violenze assortite con schizzi di sangue in computer grafica che andavano un po' da tutte le parti.
Ed Hammer of the gods è proprio questo: se si desidera solo questo è un film perfetto.
Ma fuori tempo massimo: perchè oltre a illuminanti precursori cinematografici ci sono anche parecchie serie televisive ambientate in tempi antichi che hanno mostrato ampiamente quanto si vede nel film di Farren Blackburn, uno che si è fatto le ossa con parecchia televisione e finalmente si è deciso ad esordire al cinema.
Quindi la cosa che colpisce principalmente di Hammer of the gods non è il suo aspetto visivo, comunque curato, ma il fatto che sia un prodotto arrivato fuori tempo massimo , ben lontano dai film a cui chiaramente si ispira ( un po' di Valhalla Rising, un po' di The Eagle e parecchio Centurion con un'ultima parte che sembra scippata da Apocalypse now, con la setta del colonnello Kurtz o anche da Excalibur, l'incontro di Lancillotto con la fata Morgana nel bosco incantato in un'atmosfera da baccanale allucinogeno) ma anche al di sotto di serie tv che a dir la verità di televisivo hanno solo l'origine.
Sicuramente è meglio vedersi una puntata di Games of thrones che vedersi questo Hammer of the gods.
Ci si diverte di più, non ci sono compromessi per il pubblico e soprattutto si racconta una vicenda molto più articolata e profonda, cosa del tutto abiurata nel film di Blackburn che sembra solo concentrarsi sull'aspetto estetico.
Che poi a parte le scene di battaglia comunque girate con un certo ritmo ( ma senza alcun tipo di originalità) anche la forma ha poco da offrire: nonostante attori con adeguato physique du role, l'aspetto complessivo è piuttosto povero, le scenografie spartane, i costumi non brillano per bellezza anzi sembrano abbastanza raffazzonati e poi c'è una svolta finale , la parte in cui Steinar incontra Hakan, che lascia veramente interdetti per insipienza con i funghetti allucinogeni ( già gustati in precedenza nell'incontro con un Vichingo con intorno una corte di giovinetti a cui non risparmia le proprie tendenze pedofile, il vichingo pedofilo ancora lo dovevo vedere...) che cercano di mascherare la macanza di senso di tutto quello che sta succedendo.
Insomma qualche testa spaccata e qualche spadone non fanno un bel film di vichinghi,.
Ah si , c'è anche una chiesa bruciata che fa molto Burzum e black metal in genere...
ma per piacere....
( VOTO : 4,5 / 10 )
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