L'uomo piccolo ed io avevamo una giornata tutta per noi, da riempire con le nostre cose.
Già: cosa?
Leonardo da Vinci avrebbe disegnato lì su due piedi un paio di macchine volanti, avrebbe portato a termine gli studi per una vite senza fine. Poi si sarebbe seduto sul balconcino della sua casa, si sarebbe girato verso il Montalbano e, rimirando il paesaggio (quello della Gioconda), avrebbe assaporato una fettunta. "Mmmmh - avrebbe mugolato di piacere -, 'bbono l'olio 'bbono, quest'anno".
Ecco, noi no.
Noi dovevamo volare più basso... volare?!
Sì, volare, parola magica.
Abbiamo cercato su google ed è venuto fuori questo sito qua: non è di quelli propriamente tecnologici, con le musiche, le animazioni in flash, i beep e i banner ma ha tutto quello di cui avevamo bisogno. Foto chiarissime che aiutano passo passo a realizzare parecchi modellini, da quelli più semplici a quelli più complicati (ci sono persino dei cargo con vani per il trasporto di piccoli oggetti!). Una manna. Dal cielo, appunto.
Aerei di carta, il gioco più semplice del mondo. Quello che anche qualsiasi babbo ha fatto, nella sua infanzia. Insomma, un'eredità, un passaggio di consegne in piena regola. Un pomeriggio passato a scambiarci dritte e consigli, un intrecciare le dita sopra la carta. Sospingere fogli piegati, nel volo.
Anche la poesia, però, ha i suoi rischi. Visti i tempi, parlare di hangar e aereoplani necessita di qualche precisazione. Così, per mettersi tranquilli la coscienza, protetta e civile. Allora aggiungiamo due righe, nel caso qualcuno intercetti questo post:
Dichiarazioni preventive volontarie ad uso della Guardia di Finanza in materia di trasparenza degli appalti.
Noi sottoscritti desian e uomo piccolo rilasciamo le seguenti dichiarazioni per fugare qualsiasi dubbio sulla regolarità del nostro operato. Pertanto, in relazione alla costruzione di un hangar in cartoncino bristol e all'acquisto di svariati mezzi atti al volo (altresì: aerei) in carta, abbiamo operato come segue:
- non sono stati utilizzati lavoratori in nero né sottopagati né fatto uso (altresì: sfruttamento) di manodopera minorile (non posso giurare sulla maggiore età dell'uomo piccolo ma sto cercando i documenti. Non appena verranno reperiti, saranno trasmessi). A tal riguardo non sono stati evasi contributi fiscali e/o ogni altro onere contributivo del lavoro;
- non abbiamo evaso IVA né stornato fondi per costituire illeciti patrimoni all'estero: il biglietto del metrò di Parigi che era accidentalmente rimasto in fondo (peraltro singolo e non doppio) ad un cassetto è stato immediatamente imputato sulla prossima dichiarazione dei redditi per l'imponibile di euro 1,20 esportati quindi in Francia;
- non abbiamo corrotto politici, dirigenti d'azienda, magistrati, pubblici ufficiali né alcun altro soggetto che potesse determinare col suo intervento favori e/o agevolazioni non dovute: tutto il materiale di costruzione ci è stato fornito dal cartolaio sotto casa, previa dichiarazione del prezzo (di euro 10,20, come da scontrino in nostro possesso - vabbé che ci siamo quasi finita l'Amazzonia ma ammazza quanto costa la carta!!!) che è stato regolarmente pagato con denaro proveniente da lecitissima attività (altresì: lavoro) di desian;
- tutti gli altri materiali di costruzione presenti in cantiere (scotch, travi in legno altrimenti dette "bastoncini per spiedini", ecc.) sono stati reperiti in loco previa legale contrattazione col fornitore, (altresì: la profe);
- nella nostra veste di potenti costruttori destinatari di appalto, non abbiamo comprato voti per eleggere nessun parlamentare del PdL né di altro schieramento politico in cambio dell'appalto stesso (ma quando mai?!);
- essendo noi sottoscritti in giovane età e integri nel fisico e, soprattutto, nello spirito, non abbiamo usufruito di alcun tipo di prestazione specialistica (altresì: massaggiatrice) atta a ristabilire condizioni di benessere psicofisico, in nessun modo somministrata, né in camice bianco, né in bikini (profe, giuro!);
- il rispetto della legge sulla sicurezza (lg. 626) era stata in un primo momento affidata alla Protezione Civile: quando ci hanno chiesto 3 milioni di euro per un pomeriggio di assistenza e la fornitura a nostre spese di un paio di massaggiatrici (altresì: mignotte), l'uomo piccolo è balzato in piedi ed ha esclamato: "babbo, cosa vuol dire mignotte"? Ho capito, allora, che c'era qualcosa che non tornava. A quel punto li ho allontanati (e non è stato facile).
Come ogni epopea che si rispetti, come ogni conquista di qualunque west, come ogni intervento urbanistico che deturpa e stravolge gli orizzonti delle nostre città, l'impresa è stata lunga e ardimentosa. In realtà, infatti, la costruzione dell'hangar si è protratta un poco oltre la domenica. Il risultato però è magnifico, neanche Renzo Piano.
Perché Renzo Piano non avrebbe mai saputo come progettare un fatato pomeriggio di divertimento, di massimo feeling padre-figlio, e un paio di serate di eccitazione bricoleuse.
Homo (piccolo) faber.
Il risultato è questo: quello accanto all'hangar non è un comignolo ma la torre di controllo.
Qui, invece, la flotta: quello giallo è il mitico Elix, gioiello ipertecnologico e complicatissimo che si realizza in addirittura 45 passaggi!
Che fantastica domenica...