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Hannibal - Stagione 1

Creato il 10 febbraio 2015 da In Central Perk @InCentralPerk
Quando i film si fanno ad episodi.
Era il San Valentino di ormai 8 anni fa, il primo che io e il giovine ci trovavamo a festeggiare insieme dopo qualche mese di frequentazione.
La serata la organizzò lui: cinema.
Visione: Hannibal Lecter - Le Origini del Male.
Da quella sera decidemmo due cose:
1- non avremmo più festeggiato San Valentino,
2- i film li avrei sempre e per sempre scelti io (salvo un'altra unica eccezione -Scontro tra Titani- che gli fece perdere qualsiasi altra possibilità di avere voce in capitolo).
Immaginate quindi quanto abbia tenuto nascosto l'uscita della serie omonima, targata NBC in questi due anni, ma poi si è messa di mezzo la TV in chiaro, per una volta non così in ritardo rispetto a quella americana, ci si è messo pure un certo Michael Pitt che sarebbe comparso nella seconda stagione, e allora un recupero è stato d'obbligo, non fosse altro che per dare il contentino al giovine (che guarda caso ha un occhio di riguardo per Mads Mikkelsen dopo Casino Royale) e per ascoltare le voci che parlavano di una serie che sapeva il fatto suo, una volta entrati nel giro.
Hannibal - Stagione 1
E infatti, l'inizio non è dei migliori, con puntate più a sviluppo verticale che orizzontale, ma poco a poco, i due protagonisti, quel Will Graham sempre più combattuto internamente, sempre più in bilico tra sanità mentale e pazzia, e quel Hannibal Lecter glaciale ed elegante, cuoco sopraffino che non svela le sue carte, portano nel loro mondo, portano ad amarli e odiarli, a seguirli.
Con loro c'è anche la psicologa Alana Bloom e il detective dell'FBI Jack Crawford, alquanto insopportabili e soprattutto incapaci, visto che non percepiscono il vero uomo -cannibale- dietro Hannibal né la fragilità di Will, che nell'avanzare degli episodi si fa quanto mai precaria.
Il tutto condito sapientemente con delitti di ogni sorta, scene tra l'assurdo e il folle, sogni ad occhi aperti che spaventano e fanno anche sorridere, con un fil rouge sottile che ogni tanto spunta e viene ricordato (a differenza di una moglie morente).
Hannibal - Stagione 1
Questo primo ciclo ha quindi l'aria di una preparazione, di un posizionamento del mirino, di casi e di serial killer efferati (un piacere vederli all'opera a orario cena, non ne avete idea) che servono all'uno e all'altro dei protagonisti per fare pratica, per studiarsi e sbizzarrire le idee, ma che fanno anche titubare visto il numero quanto mai impressionante delle loro vittime.
La serie si compone comunque di una realizzazione attenta, con i titoli di ogni episodio che rimandano a quanto Hannibal cucinerà per sé o per i suoi ospiti, e di interpretazioni eleganti, a cui non è richiesto di ricordare o scimmiottare quanto visto su grande schermo. Per questo Mikkelsen sa il fatto suo, non sarà Anthony Hopkins, non avrà la sua stessa fisicità, ma in quanto a charme, in quanto a presenza scenica, si sa difendere più che bene.
Tante le comparse, poi, tra cui spicca quella di Gillian Anderson che sembra anticipare la sua trasferta irlandese in The Fall.
Tirando le somme, archiviato quel tragico e lontano giorno di San Valentino, l'educazione cinematografica inferta al giovine ha dato i suoi frutti, e per una volta, averlo ascoltato, non è stato poi un male.
Hannibal - Stagione 1
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