Continuando nella segnalazione di alcuni storici LP che quest'anno compiono 50 anni, oggi voglio presentarne altri due.
La volta scorsa i protagonisti erano stati Miles Davis e due suoi straordinari collaboratori: John Coltrane e Cannonball Adderley, oggi restiamo ancora alla corte del “divino” Miles con Gil Evans (1912 -1988) il più geniale e innovativo arrangiatore della seconda metà del secolo scorso. Il critico Bruno Schiozzi ne ha qui sintetizzato perfettamente le straordinarie caratteristiche musicali:«”Scrittore” dotato di sobrietà e originalità che non trovano riscontro, riusciva ad “interpretare” le varie composizioni approfondendone valori e significati, addentrandosi tra le pieghe del tema [...] con una sensibilità e una precisione quasi irreali, rifacendosi a codici espressivi assolutamente personali» (Jazztime: Gil Evans, F.lli Fabbri, Milano, 1989).Gli Album che qui voglio ricordare sono due:
- New Bottle, Old Wine uscito a nome di Evans con orchestra e solista principale Cannonball Adderley;
- Porgy and Bess a nome di Miles Davis, con arrangiamenti scritti e orchestra diretta da Evans.
Entrambi rientrano nel filone iniziato l'anno precedente con Miles Ahead, con cui Evans aveva ripreso la collaborazione con Davis, iniziata dieci anni prima con Birth of the Cool. Il successo di quell'esperienza indusse Evans a tentare qualcosa di simile con Cannonball Adderley e nacque New Bottle, Old Wine.
L'album è una specie di breve storia del jazz realizzata arrangiando in chiave moderna (New Bottle) alcuni brani classici (Old Wine). Si va da St. Louis Blues (di William C. Handy) a Manteca (di Dizzy Gillespie), da Struttin' With Some Barbecue (di Lillian Hardin Armstrong) a Bird Feathers (di Charlie Parker), da Willow Tree (di Fats Waller) a Lester Leaps In (di Lester Young) e infine da King Porter Stomp (di Jelly Roll Morton) a 'Round Midnight (di Thelonious Monk). In questi arrangiamenti la sensibilità, l'eleganza, la modernità della scrittura di Evans si evidenziano perfettamente, offrendoci un disco che a distanza di mezzo secolo è ancora estremamente attuale e godibilissimo.
Di seguito propongo tre esempi
In 'Round Midnight, il famoso e bellissimo brano di Monk viene rivisitato con un particolare arrangiamento in cui risaltano, oltre la superlativa performance di Cannonball, gli intrecci fra flauto, corno, tuba e tromba con sordina. Il brano, già di per sé un capolavoro musicale, trova qui una nuova veste che lo rende ancor più godibile.
St. Louis Blues, lo storico brano di W. C. Handy, forse il brano di jazz in assoluto più eseguito al mondo, viene qui presentato in forma moderna con un particolare impasto di fiati, mentre Cannonball ancora una volta si supera in un'esecuzione calda e personalissima.
Lester Leaps In, uno dei brani più noti scritti ed eseguiti da Lester Young, viene invece affrontato in una versione velocissima, con la sezione dei sassofoni in evidenza. Oltre al solito straordinario Adderley meritano di essere segnalati Chuck Wayne alla chitarra e Frank Rehak al trombone.
I rimanenti 5 brani non sono da meno e vi lascio la curiosità, chissà che a qualcuno, che non ce l'ha, non venga la voglia di procurarsi il CD.
Il secondo LP segue una linea analoga, solo che gli arrangiamenti questa volta riguardano la più importante opera di ispirazione jazzistica e folkloristica negra, l'indiscusso capolavoro di Gershwin.Qui il solista torna ad essere Davis, come in Miles Ahead, mentre Cannonball resta solo come membro dell'orchestra e anche in questo caso la scrittura di Evans trasforma la musica di Gershwin, scritta per essere cantata, in una partitura per orchestra jazz, affidando al solista il compito di sostituirsi ai cantanti; il lavoro di Evans infatti si concentrò in particolare sulla partitura per canto.
Il risultato finale di questa nuova collaborazione fra Davis ed Evans fu strepitoso, l'album ebbe un successo straordinario e resta ancora oggi il disco di Miles Davis più venduto in assoluto dopo Bitches Brew.
Di seguito due brani notissimi, tratti dall'album:- Bess, You Is My Woman Now- I Loves You, Porgye presi da Youtube
Per concludere, non esistendo video relativi a questi album, per onorare l'imprinting di questo blog ho scelto un video che ci offre comunque quell'atmosfera anche se è riferito al precedente Miles Ahead