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Hans Christian Andersen...un mondo di fiabe

Da Lory663
Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabePer i fanciulli scrisse 156 novelle. Il primo componimento poetico fu "Il bimbo morente", cui seguirono "Liriche", "Fantasia e schizzi" e "Album senza figure". Molti episodi della sua fanciullezza gli suggerirono spunti, argomenti e temi per le fiabe che nel loro insieme hanno tuttavia un aspetto molto vario; nella sua vasta opera ne troviamo di autobiografiche come "Il brutto anatroccolo",e, almeno in parte, "La regina delle nevi"; con evidenti riferimenti alle tradizioni popolari danesi e d'altri popoli, come "L'acciarino"; Il compagno di viaggio, Il baule volante, Il piccolo e il grosso Klaus, Cigni selvaggi. Leggiamo fiabe in cui l'ispirazione letteraria è più che mai evidente come Pollicina, o quelle in cui sono mirabilmente fuse la satira, l'ironia e l'umorismo come Le calosce della felicità, La goccia d'acqua, Il guardiano dei porci, I vestiti dell'imperatore, La principessa del pisello, L'intrepido soldatino di stagno.
Non va trascurato un piccolo gruppo di novelle improntate ad una fortissima tragicità e tristezza, tra le quali ricordiamo La piccola fiammiferaia, Scarpette rosse, La storia di una mamma.

Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe
Infine altri componimenti dell'Andersen rispecchiano la vita del mondo animale e del mondo  materiale o delle cose inanimate: L'usignolo, La chiocciola e la rosa, Il rospo, L'abete, L'ago, e Penna e calamaio.
Tuttavia Andersen supera se stesso nelle fiabe in cui la fantasia si abbandona ad un galoppo sbrigliato e gli permette di creare cose stupende ed affascinanti e trame fantastiche. In questo senso Sirenetta è forse la più bella.
Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe
Hans nel periodo migliore della sua gloria, potè vivere anni tranquilli, felici, ovunque stimato ed acclamato, che gli fecero dimenticare quelli duri e difficili della fanciullezza e della giovinezza. Le principali corti d'Europa gli offrirono ospitalità e sempre venne colmato di onori. Letterati insigni dell'epoca come Charles Dickens, Enrico Heine e Victor Hugo lo considerarono un illustre collega ed ebbero per lui parole di viva stima, di grande ammirazione e di sincera amicizia.
Si narra che un giorno, essendo egli ritornato ad Odense, una folla strabocchevole lo accolse trionfalmente, tra scroscianti battimani. Hans Christian Andersen si spense il 4 agosto 1875 nella villa dei signori Melchior, suoi amici intimi. Prima di morire pronunciò queste parole:"A Dio e agli uomini la mia riconoscenza e il mio amore". 
Odense ha eretto in suo onore una statua che domina l'ingresso del giardino dei Cigni. In città tutti conoscono la casa dove nacque Andersen, meta di visitatori e di studiosi; ivi sono raccolti libri, fotografie e cimeli del grande scrittore.
<=Hans Christian Andersen...la storia continua
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Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe

La piccola fiammiferaia



Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe

L'acciarino

Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe

La Sirenetta

Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe

L'Abete


Hans Christian  Andersen...un mondo di fiabe

L'Usignolo







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