Anna Wintour. Personaggio controverso e intrigante. Impossibile non conoscerla, impossibile conoscerla veramente. Il redattore capo di VOGUE US è una legenda. E noi, cari followers, come potremmo non parlarne? E facciamo di più! In occasione del suo compleanno le dedichiamo un intero articolo: HAPPY BIRTHDAY ANNA!
Nome: Anna Wintour, "Nuclear Wintour", il “diavolo che veste Prada” e il “Papa” della moda.
Età: Non si può chiedere alla direttrice di Vogue, e di certo non ad una che è arrivata alla veneranda età di 63 anni, appena compiuti.
Segni particolari: Famosissimo caschetto biondo, sempre inquietantemente ordinato. Immensi occhiali neri dietro cui si celano gli occhi inaspettatamente dolci di una regina di ghiaccio che tace, non si scompone e regna potente e temuta da ventidue anni. Li ha mai tolti? Certo che no, li ha da sempre. Immancabile la pelliccia, seconda pelle che la segue ovunque, a prescindere dalle condizioni metereologiche.
Aggiornamenti recenti: la Wintour si contraddistingue per il suo impegno sociale e non. Niente le sfugge nemmeno la politica americana. Anna infatti sostiene la candidatura del presidente Obama, ospitando una serie di eventi per la sua campagna di ri-elezione. Si dice che sia in corsa per ottenere una carica da ambasciatore. La Wintour è un’esperta di diplomazia internazionale? Ovviamente no, ma a chi importa? Fa notizia! Intanto coltiva ottimi rapporti di amicizia con la first lady, Michelle Obama, che appare nella copertina di Vogue nel 2009.
Informazioni Biografiche Random: Figlia del giornalista Charles Wintour, ex direttore del quotidiano inglese Evening Standard, inizia la sua carriera di fashion-editor da giovanissima, senza grandi studi, nella sua Gran-Bretagna per poi sbarcare in America e scalare una veloce carriera fino ai vertici della Condé Nast. Da giovane cresce nella swinging London degli anni ’60, per poi approdare a New York nella metà degli anni ’70. Periodo in cui “bisognava essere ciechi per non capire che stava accadendo qualcosa”. Nel 1984 si sposa con lo psichiatra David Shaffer con il quale avrà due figli. Divorzia nel 1999.
VOGUE: Diventa direttore capo nel 1988. Da quel momento domina il mondo della moda. Domina le settimane della moda e le sfilate Riesce a far diminuire i giorni delle sfilate alla settimana della moda a Milano per evitare di rimanere più tempo del previsto, predilige stilisti americani eccetto il suo amore per Prada. Facendo apparire il suo magico caschetto occhialuto ai primi posti di una sfilata garantisce il successo allo stilista fortunato. Democrazia? Assolutamente no, la dittatura regna. Tutto avviene solo se lo decide lei. E se non avviene vuol dire che non ce n’era bisogno.
Su di lei: il famosissimo libro “Il Diavolo veste Prada” scritto dall’ex assistente Lauren Weisberger, da cui è tratto l’ancor più famoso film omonimo, entrambi ispirati all’esperienza di lavoro da Vogue. La direttrice, una donna glaciale e spietata, è meravigliosamente interpretata da Meryl Streep. Come ha reagito Anna? Era furiosa, ma il fatto che alla premiere indossasse Prada indica che possiede sense of humour. Nel 2005 esce la non autorizzata biografia “Front Row” (Prima Fila) e nel 2007 il film documentario, “September Issue”, in cui il regista R. J. Cutler riesce a farle togliere gli occhiali e a svelare i misteri della redazione più importante d’America seguendo la Wintour per otto mesi, tempo necessario per la creazione del numero più importante di Vogue, quello di Settembre. Il numero del 2007 fu un record, un apoteosi, una sfida dell'imperio del lusso e del potere dell'eleganza, ne furono venduti 9 milioni di copie e oggi su e-bay costa più di cento euro.
Curiosità: Ogni mattina si alza alle sei per giocare a tennis prima di andare al lavoro. Alle otto è in ufficio e alle 22.30 è già a letto. Presenzia ai party mondani solo mezz'ora, proprio per rispettare i suoi orari. E' attenta alla linea e ha seguito a lungo una dieta a base di proteine, pranzando ogni giorno a salmone affumicato e uova; quando al colloquio di lavoro per entrare da Vogue la direttrice, Grace Mirabella, le chiese quale ruolo volesse ricoprire nella rivista lei rispose: “il suo”; Sembra che Johnny Depp si sia ispirato a lei e a Marilyn Manson per il look del suo personaggio Willy Wonka nel film-remake La fabbrica di cioccolato.
Anna ama: celebrità, bistecche, persone magre, tennis e pellicce.
Anna non ama: nullità, cheeseburgers, persone grasse, ice hockey e gruppi animalisti anti-pellicce.
Citazioni: “Un magazine dovrebbe essere come una cena perfetta. Le due cose essenziali sono la bella ragazza e l’uomo politico”.
(Interrogata dalla sua migliore amica sul perché al telefono attacchi sempre senza dire ciao) “Non serve a nulla. Serve a qualcosa? Abbiamo finito di parlare”.
Non c’è bisogno di aggiungere altro se non “siate creativi, siate CoOl”. Alla prossima!
Valentina Plumari