Nelson Mandela, oggi (dalla rete)
Oggi Nelson Mandela compie 94 anni. Un traguardo di tutto rispetto per qualsiasi uomo del pianeta, una rarità per un africano, sebbene della borghesia, un fatto straordinario per un uomo che ha ingaggiato una lotta estrema contro un governo razzista, che dopo averlo accusato di terrorismo l'ha tenuto in galera per decenni.Infatti, quando l'11 febbraio 1990 Nelson Mandela varcò le porte del carcere, finalmente libero, erano trascorsi quasi 28 anni dal giorno in cui vi era entrato, a 44 anni.Certo la straordinaria forza di Mandela non è stata solo nella tenacia della sua azione, nella caparbietà e nelle ragioni delle sue idee, ma in una grande organizzazione, quella dell'African National Congress (ANC), che egli stesso aveva contribuito fortemente a creare, che ha saputo tenere alta l'attenzione sulla loro causa e sul loro leader in prigione.L'azione di Albert Luthuli, di Oliver Tambo e di Walter Sisulu, assieme a molti alti, ha di fatto impedito che a Mandela toccasse la stessa sorte di molti altri giovani leader africani, che sono stati eliminati senza tante storie. L'ANC ha saputo proteggere Nelson, anche mentre si trovava in galera, rendendo l'eliminazione fisica di Mandela, un fatto impensabile perfino per il governo sudafricano che a quei tempi non esitava a sparare sulla folla e sui bambini.Quando Thomas Sankara fu assassinato, si racconta che non esitò di dire ai suoi compagni "state fermi, è me che vogliono", esprimendo in questa semplice frase tutta la solitudine di un uomo che stava rivoluzionando un paese e di cui si assumeva tutta la responsabilità. La stessa solitudine che provò sicuramente Patrick Lumumba quando fu assassinato nella foresta da un plotone di esecuzione.La forza di Mandela è stata sicuramente nelle sue idee, ma le sue azioni - compreso il suo sacrificio nel rimanere in galera per tre decenni o l'essere pronto a perdonare e trattare con i nemici - non sono state da meno. Come giustamente sottolinea oggi Raffaele Masto nel suo blog Buongiorno Africa, Mandela aveva la possibilità, una volta divenuto, nel 1994, primo Presidente nero del Sudafrica, di rimanerci a vita o di riempiere le stanze del potere di membri della sua famiglia. Ma, alla fine del suo mandato, nel 1999, lasciò il posto ad altri, esprimendo in questo modo, un esempio che nella politica è più unico che raro.
Mandela è in modo indiscusso l'icona vivente dell'Africa, il simbolo del riscatto per tutti gli uomini dalla pelle nera del pianeta e l'emblema della lotta per la giustizia e l'uguaglianza per il mondo intero.
Auguri Mister President e grazie per tutto quello che ha fatto, noi non lo scorderemo mai.