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Creato il 24 marzo 2011 da Cobain86
Il mio penultimo computer

Il mio penultimo computer

Oggi è il mio compleanno, festeggiamo un altro giro della Terra intorno al Sole, “una scusa come un’altra per essere felici” direbbe Cameron in un episodio di House.
Oggi voglio parlarvi della mia passione per l’informatica, com’è nata, perchè la porto avanti, cosa mi ha interessato: buona lettura!

A 16 anni ho ricevuto il mio primo computer: prima i miei genitori credevano che l’avrei usato poco, che non mi sarebbe piaciuto, che l’avrei usato solo per qualche smanettata occasionale. Alla faccia! Avevo una voglia che mi divorava l’anima e così, inveendo e scancherando sono partito con Windows 98.

Certo, vista la partenza avrei avuto dei validissimi motivi per dare a mucchio tutto quanto e rinunciare ma visto a che a caval donato non si guarda in bocca ho iniziato sotto l’ascendente di Bill Gates. Ma l’essere testardo fa parte della mia natura astrologica (sono ariete), per cui mi sono impegnato e, pur senza basi teoriche, ho iniziato a smacchinare un po’. Arriviamo così alle superiori e una sera viene a trovarmi Sandro, parente genovese molto simpatico che ora è passato ai verdi pascoli, e mi fa vedere Photoshop: da lì inizio a ritoccare foto e a districarmi tra livelli, pennelli, filtri e quant’altro.

Gli anni passano, i capelli crescono e i tempi cambiano: passo finalmente a Windows Xp (si fa per dire), una benedizione rispetto al 98 e come corso scelgo Programmatori. Nonostante la mia matematica da urlo di Munch riesco ad apprendere i rudimenti base e a capire finalmente come si muove un computer, i suoi componenti e altre cosette interessanti. Il problema, fino a quel momento, era il fatto che lo utilizzavo senza avere la minima idea di quello che avevo sotto il cofano: ram, hard disk, processore… tutte cose sconosciute che avevo fatto scegliere al tecnico della Computer Discount al momento dell’acquisto (i miei non potevano aiutarmi e nessuno mi aveva mai spiegato queste cose).

Quando sei vittima dell’ignoranza (com’ero io in questo campo, per l’appunto) tutti si approfittano di te, dal contadino all’imprenditore: hard disk formattati di continuo, dati persi in seguito a mancati backup da parte mia e da parte del tecnico prima di piallare tutto, pezzi usati venduti per scontati a prezzi stratosferici, pile di cd e dvd acquistate a peso d’oro e via elencando. Un girone dantesco dove il primo smanettone con due cacciaviti in mano s’improvvisa esperto e inizia ad armeggiare con il tuo computer facendo di tutto e di più, compreso attaccare cavi con lo scotch da muratore e riempirlo di bollini sul case, dentro e fuori.

È stato in quel momento, credo, che vessato dalle continue richieste economiche (a volte ben 50 euro per un intervento semplice, come il montaggio di un pezzo quale hard disk/lettore dvd/ram) ho deciso che era ora di smetterla di nascondere la testa nella sabbia e iniziare a fare qualcosa.
Ho iniziato così a recuperare vecchi computer non funzionanti così, solo per poterli smontare e vedere uno ad uno i singoli pezzi, gli attacchi, le varie tipologie di dischi e ram… una specie di anatomia informatica, come fanno gli studenti di medicina quando aprono i cadaveri e iniziano ad identificare i singoli organi.

Questo sistema, che può sembrare una perdita di tempo all’inizio, in realtà è stato molto produttivo, in quanto mi ha permesso di riconoscere a colpo d’occhio i singoli componenti quando aprivo un computer e di imparere, pezzo dopo pezzo, a sostituire i pezzi senza fare eccessivi danni.

Marco


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