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Australia
2011
Spesso i film d'animazione riescono a trasmetterci messaggi più interessanti rispetto a tanti film in circolazione. Forse aiutati da un registro linguistico più naturale e scorrevole e da storie per lo più semplici ed efficaci, il loro modo di parlarci è unico. Ed è anche questo il caso di Happy Feet 2, seguito del ben riuscito Happy Feet, che nel 2006, oltre ad aver avuto un forte successo al botteghino, si avvalse anche dell'Oscar come miglior film d'animazione. Così George Miller ci riprova, stavolta anche col 3D, però, mentre nel primo il protagonista era Mambo, giovane pinguino poco portato per il canto, ma un vero talento nel tip tap, adesso protagonista è Erik, suo figlio. E questo, proprio come il padre prima di lui, è un tenero pinguino pieno di complessi e debolezze. Non sa ballare, né cantare, né possiede alcuna dote particolare. E' un giovane in crisi e così s'allontana da casa e incontra Sven, un pinguino particolare che sa volare. Quando Erik, ritrovato nel frattempo dal papà, rientra a casa, l'aspetta una triste sorpresa: a causa dello scioglimento dei ghiacciai, tutta la sua tribù si trova bloccata su un costone ghiacciato e se non troveranno una strada, di sicuro moriranno. Così Erik rimembrando anche le parole di Sven, grande ciarlatano e simpatico bugiardo, scorgerà dentro di sé il coraggio di agire, aiutato anche dal suo forte papà e dagli elefanti marini.
Questo è un film sulla diversità, sull'incontro di varie razze animali che per natura sono distanti, ma che riescono a trovare un punto di incontro, sia esso il bisogno o anche un semplice balletto. Erik è un tenero pinguino introverso e pauroso, ma grazie alle parole di Sven inizierà a credere a qualcosa di importante come la volontà: "Se si desidera, si vuole. Se si vuole, si ottiene" che fa venire in mente un grande classico come La gabbianella e il gatto e le sue celebri parole "Vola solo chi osa farlo!". Un cartone, dunque, decisamente incoraggiante, perché è grazie a queste parole che Erik riuscirà a convincere gli elefanti marini ad aiutarli nella difficile impresa. Grazie anche alle parole del più solido e realista papà Mambo, divenuto protettivo e apprensivo, col quale Erik riuscirà ad instaurare un rapporto migliore. L'importanza della propria convinzione, dunque, e della forza di volontà unite ad un fondamentale gioco di squadra perché "se si è tutti insieme si è sempre a casa". Un cartone semplice nei contenuti, ma anche movimentato e molto musicale, dove dietro si cela anche il tema dell'inquinamento e dell'innalzamento delle temperature che comporta conseguenze disastrose per la natura ed i suoi abitanti.
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Pubblicato su: Cinema4stelle
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