Happy new year (to me)

I buoni propositi per l'anno nuovo li ho sempre guardati con sospetto.
Smetto di fumare, vado in palestra, mi metto a dieta, solo acqua tonica senza gin e bla bla bla. Cheppalle.

Io non ho intenzione di fare nessuna di queste noiosissime cose.
Anzi, desidero perseverare nella mia pigrizia, aumentare le dosi di bucatini e iniziare un corso di degustazione di gin. E di vodka, perché no?
Voglio aumentare gli aperitivi infrasettimanali e anche quelli del week-end.
Voglio sperimentare la cucina ottomana e imparare a fare il sushi in casa.
Voglio andare a Parigi, a Bologna a mangiare da Bolpetta e iniziare a pensare a cosa mettermi per l'inaugurazione della stagione estiva del Covo.
Voi continuate a lamentarvi del fatto che non sapete usare Instagram, che è la cosa più elementare dopo il Grillo Parlante, proseguite pure nel nobile intento di scrivere qual'è che se vi impegnate riuscite anche a inventarvi la versione con doppio apostrofo, dai. Fatelo diventare un codice html.
Vi prego anche di inaugurare il 2014 con un album su Facebook composto da 135 fotografie del vostro capodanno, così suddivise:
-35% mosse
-15% visi tagliati
-20% bicchieri (mossi)
-30% ributtame vario (luna sul mare/luna sui monti/fuochi d'artificio)
Poi, se foste anche così carini da smetterla di andare in vacanza in coppia e taggarvi a vicenda nello stesso posto e nello stesso momento.
Lui che pubblica il faccione di lei e lei che pubblica il faccione di lui.
Possibilmente con sfondo fontana multicolor, grazie.
Nel pentolone dei mie desideri più profondi ci sarebbe anche quello di sapere che avete detto NO alle mutande rosse che, parliamoci chiaro, a qualcuno hanno mai portato fortuna?
No, quindi evitate.
O forse dovrei chiedere un po' di tolleranza in più per il 2014 al posto della guardarobiera che tanto desidero?
No, preferisco essere una persona intollerante con un armadio perfettamente in ordine.