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Harakiri Lazio: Ludogorets agli ottavi

Creato il 27 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Harakiri Lazio: Ludogorets agli ottavi feb 27, 2014    Scritto da Alessandro Antonioli    Calcio, Sport    Europa League, Lazio, Ludogrets 0

Harakiri Lazio: Ludogorets agli ottavi

La Lazio va in missione a Sofia per ottenere la qualificazione agli ottavi di Europa League. Partita non facile, perché il Ludogorets è in testa al campionato bulgaro ed è stato capace di sbancare l’Olimpico solo una settimana fa. Eddy Reja si affida al 4-3-3: linea difensiva composta da Konko-Biava-Ciani-Radu; a centrocampo spazio al trio Onazi-Ledesma-Biglia; davanti Candreva e Keita a supporto dell’unica punta Perea. Il Ludogorets conferma il 4-2-3-1 dell’andata, eccezion fatta per Espinho che sostituisce lo squalificato Dyakov. Arbitra il portoghese Benquerenca.

Ludogrets-Lazio 3-3: 1′ Keita, 53′ Perea, 67′ Bezjak , 80′ Moti, 82′ Klose, 88′ Juninho

La partita inizia nel migliore dei modi per i biancocelesti. Non passano neanche 18 secondi, sul primo pallone gettato in avanti dalla Lazio Stoyanov esce malissimo e un rimpallo favorisce Keita: l’1 a 0 è un gioco da ragazzi. Sulle ali dell’entusiasmo, gli uomini di Reja continuano a spingere: Ledesma recupera la sfera e la affida ancora a Keita, il destro del giovanissimo attaccante lambisce il palo. Il Ludogorets è scosso, la Lazio dei primi minuti sembra una lontana parente della squadra di una settimana fa. I bulgari tentano di fare possesso palla ma il pressing dei biancocelesti è feroce. I ritmi sono subito alti: a Candreva viene annullato un gol per fuorigioco, sul ribaltamento di fronte Espinho lancia Marcelinho, il brasiliano si inserisce alla grande ma calcia male, favorendo la presa sicura di Marchetti. Molto attivo Keita: l’autore del vantaggio è attento in fase di copertura e propositivo quando si tratta di attaccare. Il Ludogrets acquista fiducia con il passare dei minuti: al 17′ gran cross di Junior Caiçara e conclusione di Marcelinho che manca di pochissimo lo specchio della porta. Al 27′, Bezjak prova una spettacolare rovesciata che però crea ben pochi affanni a Marchetti. La partita è divertente, giocata con intensità e generosità dalle due squadre. Dopo circa quaranta minuti di pressing altissimo, la Lazio riprende fiato lasciando l’iniziativa al Ludogorets, ma i bulgari non ne approfittano.

Si riparte senza cambi. La gara riprende subito su ritmi altissimi: doppio dribbling e tiro di Marcelinho (davvero ispirato), Biava devia in angolo. Risposta Lazio: bello scambio Biglia-Candreva, cross troppo alto per Perea. I biancocelesti pigiano sull’acceleratore e vengono premiati al 53′: Onazi orchestra alla grande un contropiede, palla per Perea che la infila sotto le gambe di Stoyanov. Due a zero e qualificazione ipotecata. Stoycho reagisce, mandando in campo un altro attaccante, l’olandese Lumu. Reja, invece, si copre: fuori Candreva, dentro Lulic. Poco dopo il Ludogrets ha la possibilità di riaprire i giochi, ma il tiro di Bezjak si stampa sul palo. Poco male, perché lo stesso attaccante si rifà con gli interessi tre minuti dopo: bellissimo il suo taglio, meno bello il diagonale ma la scivolata di Biava devia il pallone quanto basta per ingannare Marchetti. Reja vuole la qualificazione e toglie uno stremato Perea, al suo posto entra Klose. Il Ludogrets insiste e al 78′ trova il pareggio: Zlatinski sgancia una bomba dai trenta metri, Marchetti non trattiene, la palla rimbalza oltre la linea, così dice l’arbitro di porta. Passano solo due minuti e la Lazio si riprende la qualificazione: Klose chiude la pratica con un tap in facile facile, dopo il colpo di testa ravvicinato di Biglia. Entra anche Gonzalez per dare muscoli e respiro ai suoi. I bulgari si spingono tutti in avanti e colpiscono per la terza volta. Il lancio lungo della difesa arma la velocità di Juninho, Marchetti sbaglia i tempi dell’uscita e il brasiliano beffa il portiere con un tocco sotto.

Non c’è più tempo per ribaltare ulteriormente il risultato: passano i bulgari in virtù dell 1 a 0 dell’andata. Europa League amara per la Lazio.


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