22 marzo 2016 Lascia un commento

Poi compare lui, Robert Powell, un mago, un clown, un alieno, non lo sappiamo, fatto e’ che con un tocco guarisce il bambino. Da quel momento ne diviene una specie di tutore e una consolazione per la donna che puo’ finalmente pensare anche a se stessa, alla propria infelicita’ e con lui consolarsi. Altre forze pero’ sono in azione.
Il cast e’ ottimo, del resto Powell e Hemmings non hanno nulla da dimostrare, neppure la Duncan che per quan to mi sia nota, non riesco a ricordare dove l’ho gia’ vista.
Pellicola indubbiamente invecchiata, ottimo per la sua epoca, troppo asciutto e per certi versi fin troppo semplice per la nostra. Resta la tendenza a non spiegare, a contraddirsi e a creare tensione col dubbio. Il personaggio di Powell puo’ essere chiunque, una creatura angelica o un impostore ma dare la propria interpretazione e’ parte integrante del gioco. Forse e’ poco caratterizzato rispetto altri lavori contemporanei, percio’ non ha lasciato traccia malgrado cio’ e’ profondamente ingiusto sia stato dimenticato da editori e distributori quando molto, molto peggio’ e’ disponibile in formato digitale. Cosi’ vanno le cose.
Percio’ cultori del genere fatevi avanti, non una pietra miliare ma con tutti i suoi limiti, interessante e da vedere.