Quest’anno l’Inghilterra è in balìa dell’Uragano Harry Kane. Andiamo ad analizzare un po’ più da vicino il talento classe ’93 del Tottenham e già idolo dei tifosi.
Quando si parla di Harry Kane, ci si trova di fronte a uno di quei casi in cui nome e cognome possono creare effetti straordinari. Sicuramente, in tale circostanza, la scelta del nome “Harry” non può essere stata casuale. Non a caso, in patria il ragazzo è stato soprannominato Hurricane, uragano in inglese, per via dell’assonanza della parola con il suo nome.
Caratteristiche tecniche
Harry Kane è una punta moderna completa: gioca preferibilmente come attaccante boa, ma, all’occorrenza, può adattarsi come seconda punta. Ha un grande spirito combattivo e di sacrificio, aspetti richiesti da qualsiasi allenatore al giorno d’oggi. A ciò unisce un ottimo senso della posizione che lo porta a essere micidiale sotto porta, una buona resistenza fisica, l’agilità nei movimenti e il dribbling. Infine, al destro letale, associa anche la pericolosità aerea, grazie ai suoi 188 cm di altezza.
Gli inizi
Harry è un “prodotto” dell’Academy degli Spurs, dove milita per due anni – dal 2009 al 2011 –. Dopodiché, come capita a molti dei giovani provenienti dai vivai, viene mandato nelle squadre di terza e seconda divisione per farsi le ossa: dal Leyton Orient al Leicester, passando per Millwall e Norwich City, il ragazzo inizia a mettere in mostra qualità e carattere, trovando anche, ma non sempre, i goal, fondamentali per qualsiasi attaccante. La prima rete arriva, ad esempio, la settimana dopo l’esordio, contro lo Sheffield Wednesday.
La scalata
Hurricane si stabilisce definitivamente a Londra a partire dalla stagione 2013/14 ma è dalla stagione in corso che accumula sempre più minutaggio. In campionato, pur partendo dalla panchina, Harry Kane comincia a giocare con maggior frequenza, subentrando il più delle volte a uno degli altri due attaccanti su cui il suo allenatore, Pochettino, può fare affidamento: Soldado e Adebayor. Ha, invece, più spazio nelle partite di UEFA Europa League e di coppa nazionale, nelle quali trova la via del goal con una certa regolarità e riesce a convincere il mister a dargli maggiore visibilità nella formazione titolare della Premier. Tra una rete e l’altra e il rendimento in costante crescita, infatti, Harry riesce a scalare le gerarchie e a impossessarsi del ruolo di prima punta, a scapito dei due veterani compagni di reparto.
La consacrazione
Se negli ultimi mesi del 2014 il ragazzo di Walthamstow era ancora in parte sconosciuto agli occhi d’Europa, esce completamente allo scoperto il 1° gennaio 2015, quando il Tottenham ospita il Chelsea di Mourinho nel derby di Londra. Il match non inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa, i quali però riescono a ribaltare la situazione e a umiliare i Blues con un pesante 5-3. Sugli scudi proprio Harry Kane, autore di una super prestazione. Non capita tutti i giorni di fare due gol, né, soprattutto, di infliggerli ad una squadra come il Chelsea. Da allora, Pochettino sa di avere una freccia in più al proprio arco: una freccia rapida, velenosa e letale, che, un mese più tardi, piega anche l’Arsenal con una nuova doppietta. Ma l’Uragano non si ferma qui e colpisce in altre occasioni, influendo in modo più o meno decisivo: dalla rete del momentaneo primo pareggio con il Liverpool (3-2 per i Reds), al bis in casa del QPR (1-2), alla tripletta di sabato 21 marzo col Leicester City (4-3 per gli Spurs), passando per il rigore trasformato allo scadere nel derby con il West Ham United (2-2).
I numeri
Grazie allo spazio che man mano gli viene concesso e alla sua vena realizzativa, da attaccante vero, giornata dopo giornata Harry Kane scala la classifica dei marcatori e, grazie all’hat-trick del 21 marzo, si porta momentaneamente al primo posto con ben 19 segnature: una in più di Diego Costa, due rispetto a Agüero. Numeri niente male per un attaccante del suo anno e che testimoniano quanto gli Spurs dipendano anche da lui: non a caso, il loro secondo migliore realizzatore è Eriksen, all’attivo con “sole” 9 reti.
La Nazionale
Dal 2010, quando faceva parte dell’U-17, Harry ha fatto notevoli passi in avanti tanto che, di recente, è stato convocato per la prima volta dal proprio CT, Roy Hodgson, per le partite contro Lituania e Italia.
Valore
Secondo il sito Transfermarkt, Harry Kane vale 15 milioni €. Il prezzo, tuttavia, è destinato a lievitare, considerando il rendimento nel club e la ghiotta opportunità di fare bene anche in ambito nazionale.
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