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Ho deciso che non guardero' mai piu' i film d'amore. Non mi sono mai particolarmente piaciuti, ma ora noto ancora di piu' la menzogna di un inesistente romanticismo che sta alla loro base, e che non mi permette di vederli senza sdegnarmi. Le scene piu' romantiche sono, per me e la mia relazione, pura fantascienza. Comincerei con la piu' grossa menzogna di romanticismo: fare una doccia con il proprio patner. Nei primi mesi della nostra relazione, e' capitato di fare la doccia insieme, ma il risultato e' stato disastroso, i due ringhiando per tenere il controllo della temperatura dell'acqua, impossibile un punto d'incontro, lui vuole un'acqua tiepidina, sui 26 gradi, e io una pioggia bollente vicino ai 40, inoltre la sua mole fisica, nettamente superiore alla mia, fa si che io soccomba, e rende assolutamente incomodo un momento che dovrebbe gratificante, quindi terminavo piagnocolando di freddo. Secondo: in un paesaggio romantico andare in canoa insieme e approdare in una vicina isola deserta: altra menzogna. In Nuova Zelanda andammo in canoa insieme, lui dopo pochi metri comincio' a lamentarsi perche' diceva che io non remavo, arrivammo alla isoletta vicino che non ci parlavamo piu', lui perche' senza fiato e io perche' mi ero offessa, se tutto il fiato che spreco' in parole di impreco contro la mia inefficienza, la mia mancanza di forza nel mettere il remo nell'acqua e la impossibilita' di cooradinazione [che lui riteva fondamentale], lo avesse utilizzato per remare, saremmo arrivati prima e meno malumorati, ma che si aspettava da me? non le aveva viste prime queste mie braccine secche? In Turchia provammo con il tandem, la bici per due, anche quella esperienza fu un disastro, finche' andavamo in discesa era tutto un ridere, ma al momento di dover tornare su, decisi di scendere dal mezzo di locomozione, e lo portammo a mano fino al negozio che ce lo affitto'. Terzo: dormire abbracciati. Per noi e' impossibile: dopo 5 minuti, schiena contro schiena e ci si vede domani, piu' commenti come: "Se non mi svegli con i suoi piedieni da rinoceronte ogni volta che vai in bagno mi fai un piacere" "No me toques con tus pies frios - non mi toccare con i tuoi piedi freddi" "No ronques esta noche, gracias - Non russare questa notte, grazie" "Ti vuoi muovere un po' piu' in la'?!". Quarto e con questo mi fermo: prepararsi la mattina in bagno insieme. Immaginate questo squarcio di dolce vita quotidiana: lei bellissima esce dalla doccia, lui la guarda a petto nudo mentre si fa la barba, i due si abbracciano, si danno il buon giorno e fanno colazione insieme guardandosi negli occhi pieni di desiderio e di passione. AH AH AH AH. Un giorno la settimana io e Juan entriamo al lavoro alla stessa ora, ragion per cui dovremmo trovare una maniera per condividere il bagno. Ci abbiamo provato, ma se vogliamo continuare la nostra relazione ci resta un' unica opzione, cioe' che uno dei due, a turni, si svegli prima, e l'altro entri esattemente DOPO che l'uno sia gia' uscito. Questo perche' lui non si deve truccare, ma miracolosamente ha bisogno di guardarsi allo specchio, non deve neache pettinarsi perche' pelato, ma prepotentemente rimane la', a guardarsi, facendo non so che, un'eternita', inoltre mentre faccio la doccia lui non puo' guardarsi allo specchio perche' faccio l'acqua e' troppo calda e si appanna il vetro, e io non posso truccarmi e sistemarmi mentre lui si fa la doccia perche' e' troppo veloce e' ha bisogno dell'area specchio troppo presto, insomma, impossibile, e di fare colazione [insieme o soli], con la fretta che abbiamo, neanche a parlarne!
Inoltre ci sono tutte quelle piccole cose che noi due, direi quasi per principio non possiamo dividere, [anche se di fatto lo abbiamo fatto per necessita'] come il dessert al ristorante, lo spazzolino da denti, il cuscino e il cellulare.
Io vi invito a unirvi al mio sdegno di fronte a questi stupidi film.
Ultimamente sono scomparsa, meno presente con email e messaggi vari, perche' agosto nel mio emisfero di provenienza, cioe' il boreale, e' un mese di sole e vacanze, poco lavoro anche per chi non ha lasciato la citta', tanta festa e bella vita, cosi' che, come se fossi in un ufficio in contatto con Barcellona, mi sono presa le mie settimane off. Off in tutti i sensi. Ho tirato troppo la cinghia, chiedendo al mio corpicino uno sforzo esagerato, per una esagerata mole di lavoro, e lui mi ha risposto togliendomi il fiato, chiudendo i rubinetti dell'aria. Annaspando in cerca di ossigeno, ho capito che, anche se la mia mente puo' reggere a un extra dose di lavoro, il corpo cede, e mi manda il peggiore dei segnali. Ragion per cui, ho tirato il freno a mano, ho deciso che Nicol si rilassa. Esco dal lavoro e vado a casa, approfittando del freddo e della pioggia, della coperta zebrata e del divano letto, e mi stendo, e chiudo gli occhi, cercando aria e pace. Nicol e' Off, momentaneamente fuori servizio, il prima possibile, ricomincera' anche a scrivere con regolarita'. Nel frattempo, voi che siete al caldo, godetevi l'estate, ci vediamo a settembre, quando qui sara' primavera, e Nicol uscira' da sotto il piumone..
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