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Chi precedentemente se ne occupava è morto in circostanze misteriose, pare un attacco di cuore e Rehan scopre presto che la casa è infestata da due fantasmi che ogni notte sono impegnati nel recitare la stessa scena.
Sono un maestro di musica e la sua procace allieva, lui tenta di usarle violenza e lei per difendersi lo uccide.
E il maestro infesta la casa da oltre settanta anni.
Rehan cerca di fermare la maledizione ma ogni tentativo risulta vano fino a quando non viene trasportato magicamente nel 1936 , appena prima che avvenisse il fatto incriminato.
Ha quindi una chance di fermare tutto.
Ci riuscirà?
Devo dire di non avere grosso feeling con Bollywood e il suo modo di fare cinema ma ogni tanto mi piace avventurarmi in questo mondo cinematografico alternativo, dove tutto è veramente esagerato, sia formalmente che sostanzialmente , dove i lustrini e le pailettes ti entrano veramente dentro i vestiti con musiche e balletti ogni tre per due che ti stordiscono mentre sei intento ad arrivare alla meta dopo un minutaggio che definire generoso è poco più di un gentile eufemismo.
Però per numero di produzioni è nettamente la prima industria cinematografica al mondo quindi , fatalmente, ogni tanto bisogna farci i conti.
E oggi ci occupiamo di un film bollywoodiano molto particolare, un horror, genere poco frequentato in quella parte di mondo, il primo horror stereoscopico mai fatto in India, come suggerisce la locandina.
Il film di Vikram Bhatt, uno che ha 45 anni ha già un curriculum lungo un paio di kilometri, in realtà si dimostra come una commistione, a volte riuscita , a volte un po' meno, di cinema bollywoodiano, soprattutto la seconda parte e di cinema di gusto più occidentale.
Il racconto della casa infestata è l'occasione per mettere in mostra degli effetti speciali piuttosto artigianali ma che non sfigurano affatto e ha un'andatura spedita pur nella reiterazione delle stesse scene che il povero Rehan si deve gustare suo malgrado ogni sera.
La cosa che un po' stupisce è che il nostro Rehan non manifesta mai neanche un briciolo di paura di fronte a cotante manifestazioni del Male Assoluto
.
Non è il classico bimbominkia che reagisce a fava di segugio a ogni apparizione fantasmatica: ragione, vuole lottare e risolvere la cosa grazie all'intelligenza.
Insomma questa casa infestata non gli incute nessun sentimento di terrore.
Il film fa molto leva sulla stereoscopia, cosa che di fatto ci viene negata a una visione su piccolo schermo ma si nota una certa cura nel design anche se quel persistente uso di fondali prerenderizzati gli dà un look più da videogame che da film.
Ma è un qualcosa a cui si fa l'abitudine col passare dei minuti.
Nella seconda ora (il film dura due ore e venti) c'è la svolta in senso bollywoodiano: melodramma di grana grossa, grossissima, la classica storia d'amore impossibile anche se i due amanti per un sortilegio riescono a vivere nella stessa epoca( ma il loro unico scopo è annientare il fantasma cattivo), fanno capolino anche un paio di numeri musicali, ovvero scene dilatate all'inverosimile giusto per far ascoltare la canzone strappalacrime di turno.
Tutto molto bollywoodiano e lontano dal mio gusto.
Per fortuna che c'è un finale rutilante in cui la lotta selvaggia col fantasma risolleva il livello della pellicola in un diluvio di effetti speciali.
Pur con tutti i suoi difetti comunque Haunted 3 D mi ha divertito parecchio,si è dimostrata una visione molto disimpegnata che in certe sequenze arriva a essere anche paurosa, mentre in altre ti strappa il sorriso per tanta beata ingenuità che viene mostrata con sommo sprezzo del rischio di cadere nel ridicolo involontario
Il protagonista maschile Mimoh Chaskraborty è attore meno che mediocre mentre la protagonista femminile almeno ha da mostrare una bellezza fuori del comune.
Haunted 3 D è un prodotto ad alto budget per gli standard indiani ( un milione e mezzo di dollari di budget) e anche l'incasso è stato un record ( circa 8 milioni e mezzo di dollari).
Se vi volete avvicinare a un horror bollywoodiano....a vostro rischio e pericolo.
PERCHE' SI : l'ambientazione è notevole, effetti speciali che fanno la loro figura, ridotto al minimo l'apporto di numeri musicali e balletti vari.
PERCHE' NO : dopo un'ora viene fuori l'anima bollywoodiana tramite il melodramma di grana grossa, l'uso della stereoscopia su piccolo schermo gli dà un look da videogame, i protagonisti sono attori mediocri.
LA SEQUENZA : la lotta selvaggia col fantasma nel finale.
DA QUESTO FILM HO CAPITO CHE :
Bollywood non sarà mai la mia cup of tea ma posso gustarne i prodotti a piccole dosi
L'India deve essere un posto bellissimo da visitare
A livello di recitazione stanno ancora tanto indietro mentre la confezione è all'altezza
Vorrei avere io una casa e una tenuta come quella del film. E pazienza se è infestata da un fantasma.
( VOTO : 6 + / 10 )
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