“Looking”. Il nuovo show di HBO non sarà la seconda parte di “Queer as Folk”, non è la versione gay della commedia “Girls” e nemmeno un soft porno omosessuale.
La trama tratta delle vite di tre uomini gay di San Francisco e per prima cosa non è uno spettacolo destinato a sole persone omosessuali, niente affatto, tutti possono essere presi dalla storia.
Se lo fosse “sarebbe una cosa triste. Loro conducono una vita da gay, ma sappiamo esserci molto di più dietro e speriamo che il pubblico riesca a percepirlo” dice il regista Andrew Haigh.
Jonathan Groff aggiunge che i tre personaggi hanno già accettato la loro omosessualità, il che dice più si loro come persone piuttosto che sull’orientamento sessuale. “Per loro non è affatto un problema, quindi non vedremo persone affrontare tale realtà, ma piuttosto in primo piano ci saranno i problemi della vita quotidiana”.
Non saranno tutti ricchi e bianchi, ma persone in varie fasi della loro carriera e delle loro relazioni. “Mostriamo delle persone diverse e ne siamo orgogliosi, poiché nella vita si incontrano delle persone che hanno una diversa cultura, si vanno a creare dei problemi, ma non importa, a volte è così. Ritengo davvero interessante fare uno spettacolo con queste premesse” dice Lannan.
Ci sarà una certa fluidità, non solo da un punto di vista sessuale. “Di sicuro c’è un buon livello di scioltezza, voglio dire, ovviamente esiste una sceneggiatura, ma abbiamo sempre voluto che gli attori si sentissero liberi di impreziosire come meglio credevano e lo hanno fatto. Il realismo, la spontaneità e il naturalismo aiutano”.
“Abbiamo avuto dei buoni script, ma avere in più quella certa libertà è stato letteralmente sregolato, nel vero senso della parola” aggiunge Bartlett.
San Francisco. La città ha aiuto il feeling del cast. “È stato così grande, ci è piaciuto molto” dice Groff, raccontando anche del primo giorno sul set, il 20 Marzo scorso, in cui i tre attori si sono ritrovati a conoscersi meglio durante la prima notte di riprese in un bar chiamato The Stud.
Dopo i primi cinque giorni di riprese, il cast si è ritrovato per un “karaoke piuttosto stonato a cui Jonathan non ha voluto prendere parte” dice Haigh. “Mi mette ansia” risponde l’ex star di Glee, Groff, candicato al Tony per il musical Spring Awakening. [E!Online]