Da anni, oramai, ho abbandonato Photomatix e gli altri programmi HDR, a cui ricorro solo saltuariamente. Preferisco, all'occorrenza, l'antico metodo della combinazione di foto: la "combination printing" era già utilizzata nel XIX secolo dai fotografi Pittorialisti!
La foto sopra potrebbe, a prima vista, sembrare un HDR. Il sospetto è legittimo, in quanto tenere insieme l'esposizione per l'esterno, col sole, e quella per l'interno, in ombra, è cosa impossibile con un solo scatto. Ma in realtà si tratta dell'unione di due foto, una esposta appunto per l'interno e l'altra per l'esterno. Con un po' di pazienza e una maschera di livello, si ottiene un risultato comunque più naturale rispetto all'HDR, e dunque per me più accettabile.
Ci sono volte in cui, infatti, si vuole far vedere il dentro/fuori o, più in generale, l'ombra/luce e l'unico modo ragionevole per farlo, secondo me, è quello del doppio scatto. Ma so di essere in minoranza. Con tre foto e un apposito software tieni insieme esposizioni di 12-13 diaframmi con il minimo sforzo!
Per la cronaca, quella nelle foto è una delle vecchie stazioni della ferrovia abbandonata nella Valle del Mignone. Un luogo pieno di fantasmi...