Heat campioni: commovente Mike Miller

Creato il 22 giugno 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Nulla toglierà a Lebron James, e dietro di lui Dwyane Wade e Chris Bosh, ovvero i Big Three, la copertina di questo titolo Nba 2012 dei Miami Heat. Ma l’Mvp romantico della franchigia del Sud della Florida, almeno per quanto fatto in gara 5, è chiaramente Mike Miller. Il bianco tatuato del South Dakota, nonostante problemi fisici in tutte le parti del corpo, e un dolore alla schiena che costringerebbe su una sedia a rotelle chiunque, tanto da obbligarlo a piegarsi sulle ginocchia ad ogni singola pausa, ha offerto una prestazione al limite dell’eroico, capitalizzando ogni invito dei più celebrati compagni.
Miller, 32 anni, ex Florida Gators, e con un carriera Nba tra Orlando Magic, Memphis Grizzlies, Minnesota Twolves, Washington Wizards e appunto Miami Heat, ha chiuso gara 5 con 23 punti, 5 rimbalzi e 7 triple (su 8 tentativi). Mike, secondo Elias, ha stabilito un nuovo record Nba per numero di triple realizzate da un panchinaro in una finale, strappandolo a Michael Cooper, che era arrivato a sei con i Lakers nel 1987.

Il gm e presidente Pat Riley l’aveva firmato nell’estate 2010 subito dopo l’arrivo di Bosh e James: doveva essere il giocatore ideale per fare da spalla ai big three, punire i raddoppi e difendere forte. Gli infortuni lo hanno limitato ma non per questo non è stato importante, anzi, è uno dei senatori dello spogliatoio. Con tutti questi problemi fisici, che non gli hanno impedito di godersi una gara 5 epica, con papà e figlioletto (con maglia numero 6…) in tribuna, l’ipotesi ritiro potrebbe concretizzarsi, a maggior ragione considerando che sarebbe un addio all’apice della carriera.

Devo prendere le decisione giusta. Non solo per l’organizzazione, per la famiglia Arison, per Riley che mi ha voluto qui, per i miei compagni che lavorano duro ogni sera e per la mia famiglia. Ma perchè devo essere certo che sia la migliore. E’ stata l’ultima gara? Se fosse, non avrei mai potuto immaginare un momento così alto come quando sei campione. Ma vedremo. Andrò dai dottori e mi diranno cosa funziona e cosa no. E da lì partrà la mia decisione


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