Vista di North Vancouver dal porto di Downtown
Innanzitutto la partenza: da Venezia h9:40 del mattino. Ci è dispiaciuto salutare tutti in maniera così veloce ma il tempo stringeva ed al check in ci han fatto storie per dimensioni e peso dei bagagli.Abbiamo volato con la Swiss o comunque una delle compagnie che ora compongono la ormai fallita cordata biancocrociata. Da quel che abbiamo capito ci hanno fatto storie perché l'aereo che ci avrebbe portato a Zurigo per lo scalo era piccolo e quindi avevamo dei margini più ridotti per i bagagli. A parte questo, da Zurigo siamo partiti alla volta di Vancouver con un Airbus A330 dotato di tutti i comfort. Basti pensare che ogni sedile aveva una presa usb, il suo schermetto e la sua postazione per fare quello che si desiderava durante il viaggio. Vedere film, giocare, ascoltare musica, controllare la posizione attuale e così via...Purtroppo eravamo nelle file centrali così non abbiamo potuto guardare in basso dall'aereo mentre sorvolavamo il Canada e la città.All'aeroporto abbiamo recuperato le valigie (quella di JJ con una ruota in meno, rotta durante il trasporto), abbiamo fatto il visto lavorativo che durerà fino al 21 di dicembre, giorno entro il quale dovremo lasciare il Canada a meno che non troviamo un lavoro che ci dia un contratto che ci permetta di "rinnovare" il visto.Arrivo in Hotel e pernottamento mentre cercavamo appartamento. L'hotel è nelle vicinanze dell'aeroporto, sembra uno di quei motel americani che si vedono nei film, con le camere che si raggiungono dall'esterno. Molto pulito e confortevole, con due lettoni "queen size", personale disponibile... insomma se vi capita di passare a Vancouver l'Accent Inns è un posto che merita.Nella ricerca dell'appartamento siamo stati abbastanza fortunati: dopo 3 giorni l'abbiamo trovato! A Burnaby, un delizioso seminterrato di una 50ina di metri quadri con 2 camere da letto, cucina con soggiorno integrato, bagno + lavanderia 1 volta a settimana offerta dal landlord, tutte le spese incluse a 1000$/mese... direi non male!La casa sotto la quale viviamo è di proprietà di una famiglia di indiani: Belvinder e Ronak sono i padroni di casa, Skeerat è la figlia più grande di 23 anni, poi ci sono Masqueen e Raminquee, i due figli più piccoli di 22 e 18 anni. Sono molto simpatici e disponibili, un po' come la maggio parte dei canadesi.Qua se ti vedono in difficoltà per trovare qualcosa ti chiedono se vuoi una mano... come quando stavamo cercando un bagno alla stazione del ferry boat ed un ragazzo che ci ha visto spaesati ci ha subito chiesto se ci serviva aiuto!
Non ci siamo ancora ambientati benissimo, forse anche perché ci manca qualcuno che ci spieghi come funzionano le cose qua... personalmente mi sento ancora un po' un pesce fuor d'acqua ma scommetto che la sensazione scomparirà nonappena avremo visto un po' la città e conosciuto un po' di persone.
Abbiamo fatto un contratto telefonico! Qua il cellulare costa tantissimo, basti pensare che c'è un piano tariffario che ti fa pagare anche per fare uno squillo! Anche la ragazza dalla quale abbiamo stipulato il contratto (con la compagnia Fido) non ha saputo dirci perché, ha solo azzardato che potesse essere per il fatto che qua gli stipendi minimi sono un po' più alti rispetto alle altre nazioni e quindi le cose costano di più... anche questo lo vedremo.Comunque io pagherò 20$ al mese + tasse per avere 50 minuti gratis, 50 sms gratis, chiamate illimitate nel week end e dopo le 7pm e verso il numero di Jle. Il traffico viene conteggiato in maniera bidirezionale, ossia ti costa sia chiamare che essere chiamato. Qua non puoi vedere il numero di telefono di chi ti sta chiamando a meno di non attivare un'opzione che costa 7$+tasse. Il traffico dati costa l'ira di Dio: 25$ per 500MB!!La ragazza (cinese) che ci ha aiutato nel contratto è stata gentilissima, l'abbiamo stressata per 1 ora almeno cercando di capire qual era la cosa che ci conveniva di più fare e lei ci ha spiegato più e più volte pazientemente. Infine, visto che sul cellulare di Jovan non funzionava la Sim, glie n'ha regalato uno usato. Forse perché si era invaghita di lui... oppure perché qua lo spirito di aiutare chi è immigrato come te fa prendere coscienza dei problemi che si hanno appena arrivati in un paese straniero e ti sprona a fare qualcosa per andare incontro a qualcuno che sta passando quello che hai vissuto tu.Per quel po' che ho visto, non ci sono conflitti di appartenenza ad una certa nazione, tutti sono trattati parimenti, non ci sono politiche che incitano al razzismo. Il tuo posto nella società te lo devi guadagnare, devi dimostrare di saper rispettare questo paese per meritarlo. Una cosa che anche i nostri governanti dovrebbero imparare forse...
Tutto costa di più in questo paese... come prezzi siamo in linea con quelli italiani se non sopra. Ovviamente c'è anche qualcosa che costa meno rispetto all'Italia... ma diciamo che non è la norma.
Qua è un altro mondo ancora rispetto a St Louis, la vicinanza agli States ha influenzato poco lo stile canadese. Fast food ce ne sono ma meno, le strade anche quelle sono diverse... sempre immense ma diverse da quelle americane. Anche le persone non hanno influenze dagli states: poche "facce da americano" con i tipici tratti degli statunitensi. Ah e c'è il fatto che qua c'è una grande comunità di cinesi e di orientali in genere! Nel quartiere dell'hotel sembrava di essere a Pechino!
Oggi andremo in un ufficio del Service Canada Centre a fare domanda per il Social Insurance Number (SIN) che ci permetterà di trovare un lavoro. Fra le cose che possiamo fare in questo ufficio mi pare ci sia anche la possibilità di chiedere aiuto per stilare il resume (curriculum). Il SIN arriva in una decina di giorni lavorativi.
Ecco, ho cercato di fare un riassunto di quello che è stato in questi giorni, omettendo qualcosa e cercando di trasmettere le mie sensazioni, magari nei prossimi post racconterò meglio come ce la passiamo!
Un abbraccio Italia!