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Hellraiser (di Clive Barker, 1987)

Creato il 15 giugno 2012 da Iltondi @iltondi

Un cubo dorato permette di accedere a una dimensione estranea, popolata di demoni, nella quale piacere e sofferenza sono la stessa cosa. Frank (Sean Chapman) si spinge troppo in là e lo scopre suo malgrado, rimanendo intrappolato sotto la soffitta, senza più corpo né anima. Suo fratello Larry (Andrew Robinson) va a vivere nella vecchia casa di famiglia, a Londra, insieme alla seconda moglie Julia (Claire Higgins). Lì, un incidente provoca il ritorno di Frank: il sangue del fratello comincia a rigenerarlo, ma non basta. Ne servono dosi copiose perché lui possa tornare ad abitare il suo corpo; e sarà Julia, ex amante che non l’ha mai dimenticato, a procurargliele… Hellraiser (di Clive Barker, 1987)

Seppur con qualche differenza rispetto all’opera letteraria, Hellraiser è tratto da un racconto dello stesso Clive Barker (oltre a regista e sceneggiatore, talentuoso scrittore horror, apprezzato pure da Stephen King), che lo ritenne ideale per farne un adattamento cinematografico. Ci vide bene: nacque infatti una delle saghe horror più prolifiche della storia del cinema (forse anche fin troppo abusata, perché si contano in tutto nove episodi). Uomini scuoiati, insetti, sesso morboso e filosofia sadomaso. E poi i Cenobiti (Supplizianti, nella versione italiana), “demoni per alcuni e angeli per altri” (citando una battuta del film); il loro leader Pinhead (interpretato da Doug Bradley in tutti i film della serie), terrificante “puntaspilli”, è entrato di diritto nella galleria dei personaggi più leggendari dei film dell’orrore insieme ai vari Freddy Krueger, Leatherface, Michael Myers e Jason Voorhees. Definito da molti come un film “sporco” (tutto appare squallido e impuro: vestiti, lenzuola, pavimenti), ha il difetto di essere una pellicola evidentemente compressa, nella quale l’assunto di base (sofferenza piacere) viene affidato a dialoghi didascalici anziché alla semplicità delle scene. D’altro canto, è allo stesso tempo un film ricco di suggestioni visive e concettuali. Inizio e fine sono collegati.



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