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Henry James, Pisa

Da Paolorossi

Pisa- Piazza dei Miracoli

Pisa- Piazza dei Miracoli

Se tu naturalmente desiderassi, per una serie di motivi, un’emozione più intensa, devi proseguire (si tratta di uno spostamento molto breve) per Pisa – dove, per questa ragione, ti sembrerà subito di aver raggiunto un ottimo scopo, da sempre.

Pochi di noi possono aver avuto un’infanzia così infelice dal contatto con le arti come colui che, tra i suoi passatempi occasionali, abbia avuto quello di esaminare meticolosamente qualche modello d’alabastro della Torre pendente sotto un’urna di vetro in un salottino.

Pisa e i suoi monumenti, in altre parole, sono stati astutamente volgarizzati, ma è straordinario vedere come essi siano sopravvissuti bene al trattamento. Il fascino del luogo è infatti di alto livello e solo parzialmente adombrato dalla famosa singolarità del suo campanile.

Io lo avvertii in maniera irresistibile e quasi indicibilmente l’altra sera mentre tornavo indietro dal classico angolo della città attraverso la calda aria sonnolenta che un popolo nervoso va a inalare come un sedativo. Io mi trovavo con una debole amica che non aveva dormito per parlare a questo proposito tutta la notte.

( Henry James, Tuscan Cities, in Italian Hours, 1877 )

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