Henry Lee Lucas è probabilmente il killer più sanguinario e "prolifico" della storia moderna. Malgrado gli siano stati attribuiti ufficialmente "solo" 11 omicidi, è possibile, come lui stesso lo afferma, che siano stati moltissimi di più, forse centinaia (anche se la mitomania è una delle tante derive della sua mente malata ).
Henry Lee Lucas era uno psicopatico divenuto tale a causa di un'infanzia terribile, veramente terribile.
"Henry pioggia di sangue" ripercorre con molte licenze la sua storia, facendo fede in particolar modo alle sue devastanti confessioni. Se da un lato può essere interessante ricercare quali siano le analogie tra il film e la vera storia di Lucas (senz'altro l'omicidio della madre, la presenza del suo complice Otis, "l'amore" per una ragazza e parecchi aspetti del suo modus operandi) è forse giusto analizzare questo grande film in quanto tale, come opera di fiction.
Dov'è la grandezza del film di McNaughton?
In una freddezza, una crudeltà, un'apparente ma assoluta mancanza di morale che conferiscono all'opera un'aura raggelante senza però raggiungere le pietose derive di opere come Murder Set Pieces o della serie August Underground in cui l'amoralità e l'efferatezza sembrano andar di pari passo con il compiacimento del regista.
Qua c'è comunque un senso della misura sia in quello che ci viene mostrato che nel complessissimo profilo di Henry. Addirittura, in più di un'occasione, sembra quasi balenare in Henry un senso "etico" e di (barbara) giustizia come nell'efferato omicidio dello schifoso Otis, persona lui sì in nessun modo giustificabile o assolvibile. Intendiamoci, Henry è un mostro nel vero senso del termine e niente può in alcun modo farcelo dimenticare ma il film porta ad una stranissima empatia col suo personaggio. E' strano perchè la sceneggiatura non è niente di che ma forse a causa della magistrale interpretazione di Rooker, forse per la contrapposizione con Otis, forse per vicinanza ad una persona che almeno per 20 minuti ci sembra poter credere nell'amore, in quell'amore che pare una piccola oasi in mezzo a un deserto di squallore e violenza, non riusciamo ad odiare Henry. Il finale, magnifico nella sua coerenza, ci riporterà nei giusti binari. E' incredibile, ma per la guida notturna, per la colonna sonora, per quell'amore impossibile, per quella violenza insita nella sua natura che non sa contenere, per quel destino che alla fine lo vedrà sempre solo, Henry pioggia di sangue mi ha ricordato tanto lo strepitoso Drive di Refn, malgrado i film siano diversissimi tra loro, neanche paragonabili.
La regia, solo apparentemente povera e scarna, racchiude invece delle perle non indifferenti come l'assurdo montaggio dei primi 10 minuti, la panoramica a 360° sulla ragazza uccisa sul divano, quell'inquadratura fugace sulle mani intrecciate di Henry e Becky prima che Otis entri sulla stanza (scelta strepitosa, non ce le ha fatte vedere prima ma solo un attimo prima che le abbandonassero), tutte le scene di violenza, girate magistralmente per uso dei tempi e degli spazi.
A proposito, vedere questo film nella versione censurata è un delitto pari a quelli del protagonista. Su tutte si perderebbe la terribile scena, tanto clockwork orange, del triplice omicidio della famiglia borghese. L'uso della telecamerina ( telecamerina presa in un modo altrettanto terribile, anche questo censurato...), il respiro di sottofondo di Henry, quell'unica inquadratura in piano sequenza nella quale quasi contemporaneamente si consumano i tre delitti, rendono davvero la scena indimenticabile per il genere. Altrettanto forte sarà poi il brutale omicidio, tanto atteso dallo spettatore, di Otis.
Film imprescindibile per gli amanti del genere.
( voto 8 )