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Her (Lei)

Creato il 15 febbraio 2014 da Cobain86
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Spike Jonze ci propone un film in equilibrio tra fantascienza e melodramma: varrà la pena o sarà il solito polpettone melenso? Buona lettura.TramaTheodor (Joaquin Phoenix) è un uomo gentile e romantico in attesa di divorzio dalla moglie. Il suo lavoro non lo aiuta: scrive su commissione lettere romantiche per clienti su un sito specializzato, BeautifulHandwrittenLetters.com.Un giorno, stanco della solita monotonia, decide di provare un nuovo sistema operativo: si chiama OS 1 ed è basato su un’intelligenza artificiale particolarmente sviluppata, che gli cambierà la vita e il cuore.Il filmEscludendo un ristretto manipolo di attori il film è, nei fatti, un monologo del protagonista: infatti Samantha, la suadente voce di questo nuovo sistema operativo (doppiata da Scarlet Johansson e nella versione italiana da Micaela Ramazzotti) è una presenza senza corpo, tranne in alcune sporadiche scene.Il film verte sulla moderna incomunicabilità e sulla difficoltà di aprirsi al mondo dopo la conclusione di una storia importante: in maniera molto dolce e romantica, infatti, mentre il protagonista affronta le sue peripezie quotidiane vediamo continui flash-back che narrano la sua storia d’amore, i ricordi per lui tanto preziosi, in maniera fluida e dinamica. Il vero problema è una generale lentezza del film, che tende a muoversi a rilento a causa di molte inquadrature statiche e poco dinamiche.Una maggiore varietà di inquadrature e angolazioni avrebbe snellito il ritmo del film, conferendogli una maggiore fluidità.L’incrocio tra fantascienza e melodramma riesce abbastanza bene, la reale fatica a relazionarsi con altre persone di Theodor racconta noi stessi dopo una storia finita male e riusciamo a comprendere lo stato d’animo del personaggio, che risulta ben equilibrato e coerente.La parte informatica è stata appena ”abbozzata”, di fisico vediamo un sistema operativo che ricorda Ubuntu modificato e uno strano cellulare con apertura a libretto, dotato di due fotocamere. Niente di sconvolgente, quindi; d’altronde il futuro qui ipotizzato è decennale, per cui gli autori forse hanno preferito non sbilanciarsi troppo.In una sorta di C’è posta per te (Meg Ryan e Tom Hanks, 1998) moderno abbinato a Wall-e della Pixar qui ritroviamo due amanti che non potranno incontrarsi mai, per eventuali limitazioni fisiche, in un continuo elogio alla tecnologia in quanto supporto alla vita delle persone: lui è contento ed eccitato, in quanto trova una “persona” eccitata dal mondo umano e dalle sue potenzialità. Ma, come già ribadito, essendo non umana ha caratteristiche invalicabili per noi umani: legge un libro in un quarto di secondo, può chattare con altri 6.390 (numero approssimativo) sistemi operativi contemporaneamente, può essere aggiornata e potenziata, non può limitarsi alla monogamia.Lei, infatti, non ha come gli umani l’obbligo “morale” di fermarsi e scegliere una persona perché ha infinite possibilità: la scelta di “fermarsi” e accettare compromessi, pregi e difetti di una persona sola è troppo limitante. E ad un certo punto, se Theodor vorrà vederla felice, dovrà compiere una dura scelta.ConcludendoAmbientato in un futuro realistico, senza assurdità tipiche di questo genere, il film ci fa riflettere sull’importanza dell’amare, amare a tal punto da lasciare libera l’altra persona di ricostruirsi una vita senza di noi, pur di vederla felice. La parte melodrammatica prevale su quella tecnologica e questo appesantisce il film, ponendogli vari macigni lungo il suo svolgimento. Una maggiore fluidità e scorrevolezza sarebbero state gradite e apprezzate, ma per il resto offre spunti decisamente curiosi ed interessanti. Una buona opera prima per il regista/sceneggiatore, complimenti.Voto: 8/10

Marco


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