Magazine Cinema

Hereafter – Il Maestro ritorna

Creato il 15 gennaio 2011 da Cobain86
Hereafter_wallpaper

Hereafter_wallpaper

Clint Eastwood ci riporta al cinema con una storia molto toccante e profonda dedicata ai contatti con l’altro mondo, quello delle persone defunte. Semplice rifacimento di Ghost o esperienza unica da condividere assolutamente nel cinema sotto casa? Buona lettura!

La trama
3 persone vengono colpite dalla morte in modi diversi (tra cui lo tsunami e gli attentati alla metropolitana di Londra) e ognuno reagisce come può, cercando delle risposte. Matt Damon riesce a mettersi in contatto con i defunti sfiorando le mani delle persone e vuole rinunciare a questo meraviglioso dono, sostenendo che “una vita che parla solo di morte non è vita”. Ma le circostanze lo costringeranno a ricredersi e a concedere qualche eccezione…

Il film
Una volta seduto in poltrona con la necessaria scorta di pop-corn caldi e the alla pesca il film inizia con la storia della ragazza, una stupenda Cécile de France. In seguito vedremo che è una giornalista di successo che, dopo la sua esperienza, fatica a riprendere un’esistenza normale senza porsi delle necessarie domande.

Ci spostiamo ed entriamo nella vita di due ragazzi con la madre eroinomane, due bambini che devono cavarsela tra una madre che sta provando a smettere e gli assistenti sociali. Uno dei due ragazzi ha una perdita significativa e cerca risposte sull’aldilà, incontrando ciarlatani, fattucchiere e fatiscenti anfratti dove, facendo tremare un tavolino e con domande sparate a caso, si spacciano contatti ultraterreni fasulli.

Matt Damon è la chiave del film, in quanto ha le capacità e la possibilità di stabilire questi preziosi contatti in modo autentico, ma rifiuta il suo dono.

Il parere del contadino

La fotografia è eccellente e le riprese vi lasceranno senza fiato, una scelta registica impressionante basata su primi piani veramente ben realizzati. Nonostante Steven Spielberg risulti tra i produttori esecutivi il film non è diventato una baracconata piena di effetti speciali (per fortuna), ma un racconto gentile e sussurato che ci guida nella vita di queste persone con una profondità e una dolcezza disarmante.

Eastwood mostra mano ferma alla regia e impone un ritmo al film d’altri tempi (d’altronde dura anche 2 ore e 10), ma riesce a renderlo allo stesso tempo godibile e non stancante. Incanta e racconta con garbo, senza sfarzi, emozionando e toccando le corde del cuore in modo profondo.

Il film più bello dopo Million dollar baby, un capovaloro che con assoluto rispetto tratta un tema delicatissimo, senza scivolare nell’ovvietà e nella banalità dei luoghi comuni che aleggiano su questo argomento. Un biglietto assicurato per un viaggio nella propria anima.

Consigliato a…
Chi vuole vedere un film impegnato, diretto da un ottimo regista, con temi veramente pregnanti che tengono sveglia l’attenzione e la concentrazione dello spettatore.

Sconsigliato a…
Chi pensa che le puzzette di Boldi in a Natale mi sposo sia grande cinema dovrebbe vedersi questo film e iniziare a meditare seriamente. Può fargli compagnia anche chi crede che senza una sventagliata di proiettili e 200 case che esplodono non si possa fare cinema: riuscirebbe a ricredersi.

Voto: 10/10.

Sito ufficiale

Marco


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines