1966. Teatro del dopolavoro postelegrafonico San Macuto. Le attrici escono attorniate dal gruppo di amici che sono venuti a vedere lo spettacolo (quale non mi ricordo proprio, Melpomene non è la mia musa preferita). Cugini, compagni di liceo, amici. La bruna con le gambe belle è la mia sorellona, la soubrette della compagnia in cui mio padre faceva la parte del leone e talmente bene che in una comparsata in un film, Germi gli propose di fare seriamente l'attore, io quella con le magnifiche e datatissme galosce bianche (uaho!!!!) e immancabilmente ad occhi chiusi. Infatti, il commento del penultimo boy, oggi esimio dott. Carlo I. (prima dell'occhialuto che non mi ricordo nemmeno come si chiama) è stato: "quella sognatrice di tua sorella".
Ma li avete visti i nostri ragazzi tutti con la cravatta? All'epoca dei Beatles? E la mia adolescenza nuova di zecca? E i miei amori non vissuti, traditi e traditori? E la speranza tutta nelle gote lisce da petalo? E il detto e il non detto... che meraviglia questa foto dei miei non ancora 16 anni!